Real Madrid, identificati e denunciati i tifosi che hanno aggredito Bale (video)
Il Real Madrid ha identificato, denunciato e aperto un procedimento di espulsione per i tifosi che hanno aggredito Bale e Jesè raggiunti nella notte del dopo Clasico, e insultati mentre si allontanavo in macchina con i facinorosi che colpivano con calci e manate le auto che si allontanavo. Ultimo atto di una contestazione che a Madrid ha raggiunto livelli insostenibili da parte di una frangia di ultrà che non hanno accettato le brutte prestazioni di questi giorni che hanno visto la squadra perdere prima la vetta della classifica e poi la sfida col Barcellona in Liga e rimediare una pessima figura in Champions malgrado il passaggio ai quarti di finale. M la società non è rimasta a guardare e davanti alle immagini che hanno fatto il giro del mondo è intervenuta nel giro di poche ore dando alle autorità i filmati per l'identificazione e l'espulsione dei violenti.
I tifosi avevano già manifestato il proprio dissenso dopo il k.o. indolore contro lo Schalke04 di Di Matteo in Champions, ma stavolta si è andati oltre. Un paio di esagitati se la sono presa con i primi che sono capitati a tiro tra i giocatori che sono rientrati da Barcellona al centro sportivo di Valdebebas in piena notte e sono tornati a casa ciascuno nella propria auto. La Bentley di Gareth Bale e l'Audi di Jesé sono state colpite con calci alla carrozzeria dopo che i tifosi avevano preteso un confronto diretto con i giocatori, insultandoli. Il gallese, in particolare, è finito da tempo nel mirino dei tifosi per le prestazioni non considerate all'altezza tanto che si era parlato anche di un suo eventuale addio a giugno. E anche in Inghilterra è stato nuovamente criticato per la prestazione contro il Barça, assolutamente deludente.
Il finestrino dell'Audi di Jesé è stato invece colpito con un pugno, così lo spagnolo lo ha abbassato fermandosi per un attimo e ripartendo senza fiatare. Ma nel mirino dei due tifosi è finito anche Sergio Ramos, icona da sempre dei tifosi Blancos. Il difensore è stato l'unico a fermarsi subito per ascoltare le ragioni dei fan troppo esagitati: un veloce confronto, qualche spiegazione e frasi di circostanza per smorzare i toni e poi via, in auto, mentre la rabbia dei tifosi non sembrava calmarsi.
