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Ranieri e il segreto del Leicester: “Non è importante il nome degli avversari”

Il tecnico dopo il pareggio del Tottenham contro il WBA si avvicina al titolo ma frena gli entusiasmi: “Credo solo nella matematica”
A cura di Marco Beltrami
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Il West Bromwich Albion ha fatto un bel favore a Claudio Ranieri. Il pareggio a sorpresa della seconda della classe Tottenham contro il WBA ha permesso al Leicester di allungare in vetta a più sette quando mancano tre giornate dal termine. Un dato che potrebbe trasformarsi nella matematica certezza del titolo, se domenica la compagine allenata dal tecnico capitolino dovesse realizzare l’ennesima impresa espugnando il campo del Manchester United. Guai però ad abbassare l’attenzione per Ranieri che ha chiesto ai foxes, l’ultimo sacrificio della loro strepitosa annata. Queste le parole del tecnico dopo il risultato di lunedì degli Spurs: “Mi sono sentito un po' più sollevato, ma solo un po'. Ovviamente adesso siamo molto vicini e dobbiamo continuare a lottare. Non avrei mai pensato che potesse succedere, sta succedendo una cosa incredibile. Siamo partiti con l'obiettivo di salvarci, lentamente i giocatori sono migliorati e hanno creduto in qualcosa di speciale. Tutti dicono che ormai è fatta, ma non è così per me: io credo solo nella matematica".

Dopo 35 giornate, quello del Leicester sembra ancora un mistero: come può una squadra che solo l’anno scorso lottava per la salvezza realizzare un simile exploit, al punto di lottare per il titolo e conquistare già la qualificazione in Champions League. Ranieri ancora una volta rivela uno dei segreti del suo spogliatoio: “Ho sempre detto ai ‘miei' giocatori che non è importante il risultato, ma la prestazione. Devono sempre giocare in 11, aiutarsi a vicenda. Non è importante il nome della squadra avversaria, ma cosa noi riusciamo a fare durante la partita”. E adesso allora sotto con United, Everton e Chelsea, senza pensare al blasone delle avversarie ma solo alla possibilità di entrare nella storia del calcio.

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