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Radiate Platini, la richiesta della Commissione Etica della Fifa

A confermare le indiscrezioni sulla sanzione più severa è lo stesso avvocato del Presidente Uefa, attualmente sospeso dall’incarico.
A cura di Maurizio De Santis
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Radiazione da ogni incarico, squalifica a vita: le indiscrezioni fornite dalla stampa francese (L'Equipe) trapelate nei giorni scorsi sulle richieste da parte della Commissione Etica della Fifa trovano conferma nelle parole dell'avvocato Thibaut d'Ales (come rilanciato dai media transalpini): il legale del Presidente della Uefa – attualmente sospeso per novanta giorni, come lui anche il numero uno della Federazione, Sepp Blatter – ha ammesso che per il proprio assistito è stata sollecitata dalla camera istruttoria della Commissione la sanzione più severa. Anche se da parte dell'organo interno alla Federazione non v'è mai stata dichiarazione ufficiale al riguardo per questioni legate alla privacy e alla presunzione d'innocenza. Aperto formalmente il procedimento giurisdizionale nei confronti dello svizzero e del suo vice, il verdetto è previsto entro il prossimo mese di dicembre e farà da spartiacque anche rispetto al futuro dell'ex campione della Juventus e della Francia che nei giorni scorsi aveva annunciato di volersi candidare per il post Blatter. E' l'ennesimo sussulto dell'inchiesta partita dall'America, che ha squassato i vertici del calcio mondiale ed è solo all'inizio.

Qual è l'accusa dalla quale deve difendersi Michel Platini? L'indagine è stata chiusa definitivamente sabato scorso: sotto la lente della Commissione Etica è finita una somma di 2 milioni in Franchi Svizzeri che il presidente della Fifa, Blatter, avrebbe versato al presidente della Uefa quale pagamento di una consulenza svolta da quest'ultimo nel periodo compreso tra il 1999 e il 2001. Una commissione ritenuta sospetta per servizi che sarebbero stati resi senza copertura contrattuale (ma fiscalmente in regola, come più volte ammesso dallo stesso Platini)

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