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Rabbia Mancini, Inter al lavoro anche a Pasqua

Il tecnico, deluso e nervoso per il pareggio col Parma, ammette: “Evidentemente non riesco a farmi capire. Perché le cose funzioni bisogna rivoluzionare tutto”. Annullato il giorno di riposo, squadra in campo domani alla Pinetina alle 8.30 del mattino.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Riposo annullato a Pasqua, tutti in campo alle 8.30 del mattino per ripartire dal lavoro. Una punizione ma anche un segnale preciso da parte dell'allenatore dopo la figuraccia col Parma. Roberto Mancini mastica amaro: il pareggio interno contro il Parma, fanalino di coda e dal futuro più che incerto visto il fallimento in tribunale ed i debiti accumulati, ha definitivamente spezzato il sogno nerazzurro di qualificarsi alle prossime coppe europee. Ci vorrà un'autentica impresa, nelle prossime nove giornate, per ottenere la qualificazione almeno alla prossima Europa League. L'Inter, insomma, rischia di restare fuori dall'Europa assieme ai cugini del Milan: un'amara consolazione per chi chiedeva di migliorare i risultati di Mazzarri della scorsa stagione.

"Questa era una di quelle partite in cui c'era tutto da perdere", spiega Roberto Mancini a fine gara, intervistato a Sky Sport, "lo sapevamo da due settimane. Avevamo fatto tutto bene fino al gol subito, poi è andato tutto storto. Nel secondo tempo è stata una partita caotica in cui non siamo riusciti a fare gol. Per vincere una gara servono tante cose", ha aggiunto ancora il tecnico jesino, "ad esempio la testa e l'entusiasmo, oltre alla voglia di provare a vincere anche quando le cose non vanno bene. Questo è un momento difficile, in cui andiamo spesso nel pallone. Dobbiamo lavorare e continuare sperando che il vento cambi".

Non cerca scuse, il Mancio. La sua analisi della partita, anzi, è più che lucida. "Mi assumo la responsabilità di questa situazione", ha aggiunto ai microfoni di Sky Sport, "Penso sempre in modo positivo, ma le ultime settimane sono state però decisamente brutte sotto il punto di vista dei risultati. Oggi nel secondo tempo avevamo poco spirito, nonostante avessimo iniziato bene. Diventa difficile vincere quando si incassano tanti gol, forse mi spiego male". Ma il tecnico jesino non alza bandiera bianca. "No, assolutamente. Abbiamo lavorato bene in questi giorni. Siamo passati in vantaggio senza poi mettere la giusta cattiveria in campo, una cosa che non mi piace. Ho annullato il riposo per domani, ci alleneremo anche a Pasqua".

Adesso, inevitabilmente, l'attenzione passa alla prossima stagione. Bisognerà concludere meglio possibile il campionato, poi bisognerà programmare attentamente il mercato. E non è escluso che salti qualche testa. "Sono arrivato a campionato iniziato ed era un rischio", ha concluso il tecnico jesino, "ma non ho rimpianti, la situazione è peggiorata in campionato rispetto a prima, ma dobbiamo continuare a lavorare. Purtroppo viviamo un momento negativo. Ci sono situazioni che nascono male e finiscono peggio. Shaqiri non mi ha convinto, così come tanti altri. Non posso rimproverare i calciatori perché si allenano bene, ma a volte serve fare rivoluzioni per cambiare qualcosa". A buoni intenditori, poche parole.

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