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Premier League, i calciatori più odiati sono i simulatori e i social-dipendenti

Le statistiche per la nuova app High5it mettono in evidenza le categorie di calciatori più sgraditi ai tifosi inglesi.
A cura di Marco Beltrami
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Gli appassionati di calcio inglesi negli ultimi anni sono stati spesso considerati esemplari, dimostrando ormai quanto siano lontani i tempi dei famigerati hooligans. La sicurezza degli stadi britannici con gli spalti così vicini ai campi di calcio e l'atteggiamento dei tifosi in campo con il loro incitamento costante, anche quando i risultati sono tutt'altro che positivi o la stagione è ormai compromessa, sono considerati un vero e proprio marchio di fabbrica del calcio d'Oltremanica. Non è tutto oro quello che luccica e così anche i tifosi inglesi sono capaci di riservare un particolare trattamento a determinate categorie di calciatori. E' quanto risulta dalle statistiche effettuate in occasione del lancio della nuova applicazione calcistica High5it che ha evidenziato dei dati davvero curiosi. In primis gli appassionati dello sport più bello del mondo in Inghilterra non sembrano gradire i calciatori che utilizzano troppo i social network e in particolare Twitter. Il 51% dei tifosi infatti reputa l'eccessivo impegno in rete, una fonte di distrazione per i propri beniamini incapaci di concentrarsi esclusivamente sul terreno di gioco. In particolare al 46% dei supporters intervistati non piace nemmeno la tendenza ad ostentare uno stile di vita non alla portata di tutti soprattutto in un momento di crisi come questo.

I tifosi inglesi non perdonano le simulazioni e le perdite di tempo

Se non piace dunque l'impegno dei calciatori dietro un computer, è assolutamente sgradito l'atteggiamento poco "british" dei calciatori in campo con tanto di proteste eccessive e simulazioni. In particolare queste situazioni provocano la reazione piccata addirittura dell'83% e dell'81% dei tifosi chiamati in causa. Non è un mistero infatti che determinati giocatori, come ad esempio Ashley Young dello United, vengano ormai tacciati di essere dei "simulatori", e fischiati su ogni terreno di gioco. Il popolo degli appassionati di calcio inglese però teme anche un altro atteggiamento che si sta diffondendo, sulla base di quanto avviene soprattutto nel resto d'Europa ovvero la volontaria perdita di tempo che indigna il 56% degli intervistati. E dulcis in fundo il 61% dei sostenitori gradisce pochissimo lo scarso impegno dei propri beniamini, basti pensare a quanto accaduto a Liverpool con le feroci critiche a SuperMario Balotelli.

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