Premier, anche Toure ha detto no alla Cina: “Preferisco il calcio ai soldi”
E' un partito di minoranza, ma nelle ultime ore ha guadagnato diversi consensi. E' quello dei giocatori che, nonostante le offerte milionarie, hanno deciso di rifiutare le offerte astronomiche e di non andare a giocare in Cina. Dopo le ultime parole di Arjen Robben, anche Yaya Toure si è esposto rivelando di aver detto di no alla proposta dello Jiangsu del patron interista Suning. A confermare la decisione del nazionale ivoriano del Manchester City, sono arrivate le parole del procuratore: "Yaya ha ricevuto una proposta con un ingaggio da 600mila euro a settimana dal club cinese del Jiangsu Suning – ha spiegato Dimitry Seluk, in un'intervista rilasciata a Sky Sport UK – Ma il campionato cinese non fa per lui. Vuole continuare a giocare ad altissimi livelli ed è molto felice di restare al Manchester City. Preferisce il calcio ai soldi".
Il rapporto con Guardiola e le voci di mercato
Il futuro dell'esperto giocatore ivoriano è dunque ancora un rebus. Cercato a lungo dall'Inter, ai tempi di Roberto Mancini, Yaya Toure ha ancora sei mesi di contratto con i "Citizens" e potrebbe lasciare presto l'Inghilterra a parametro zero. Nonostante le recenti parole di Pep Guardiola ("Aspettiamo la fine del campionato per valutare il suo rinnovo"), è facile pensare che la sua avventura a Manchester sia ormai arrivata ai titoli di coda. Le incomprensioni con il tecnico spagnolo ad inizio stagione, hanno infatti incrinato in maniera decisiva il suo rapporto con lo staff del City che, dopo le scuse dello stesso Toure, è tornato a considerare l'ex centrocampista del Barcellona. Per la prossima fase ad eliminazione diretta di Champions League, infatti, Guardiola avrebbe deciso di inserire anche l'ivoriano: precedentemente escluso da quella dei gironi. Il nome di Toure rimane comunque appetibile per la prossima sessione estiva di mercato. Tra i club interessati, c'è anche la Juventus di Massimiliano Allegri.
