26 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Prandelli-Valencia, addio polemico: “Mi hanno preso in giro”

Tecnico e club ai ferri corti dopo le dimissioni. Per Prandelli il Valencia ha disatteso le promesse di mercato passando da quattro eventuali acquisti a uno solo. Per la società spagnola realtà ribaltata: il tecnico non avrebbe fatto nomi, mentre il club avrebbe spiegato di dover fare delle scelte per non spendere più di quanto potesse.
A cura di Alessio Pediglieri
26 CONDIVISIONI
Immagine

E' stato breve, intensa e negativa. L'avventura di Cesare Prandelli in Liga è di quelle da dimenticare subito. Una parentesi in cui l'ex Ct azzurro aveva puntato al rilancio professionale alla guida del Valencia e che si è conclusa prematuramente in questi giorni, dopo qualche mese sulla panchina di un club che sta vivendo il dramma della retrocessione. Proprio Prandelli era stato ingaggiato per dare la classica scossa e ridare una forma al progetto valenciano da troppo tempo lontano dai vertici del calcio iberico. E invece, si è arrivati alle dimissioni con relative reciproche accuse tra allenatore e club che aumentano i rimpianti.

La verità di Prandelli

Accordi disattesi – A sentire Cesare Prandelli, il progetto è stato proprio il motivo della scelta di abbandonare la panchina del Valencia. Un progetto disatteso dal club che aveva promesso al tecnico ingaggi e acquisti in vista del  mercato di gennaio dove la società avrebbe investito per ridare slancio in classifica ad una realtà calcistica che doveva competere per traguardi più ambiziosi. E invece, a poche ore dall'apertura della parentesi invernale, dal Valencia è stato comunicato che si sarebbe potuto procedere all'acquisto solo di un giocatore non di 4, come da principio era stato assicurato: "Quando gli acquisti si sono ridotti da quattro a uno ho pensato che questo era sbagliato. Ho espresso il mio disagio. Ero venuto per un altro progetto. Rispetto la città e i tifosi e così mi dimetto. E Garcia Pitarch mi ha detto che se mi fossi dimesso anche lui avrebbe lasciato".

La brutta figura con Zaza – Il pensiero di Prandelli si rivolge anche a Simone Zaza, uno dei giocatori che personalmente il tecnico aveva garantito sarebbe arrivato e per il quale si era mosso in prima persona: "Il 27 dicembre era fatta o almeno così sembrava. Il presidente poi mi ha detto che il progetto iniziale dell'acquisto di quattro giocatori era stato ridotto ad uno e che il 29 avremmo dovuto decidere chi prendere e a chi riunciare. Ho detto che se questa era la posizione del club, avrei rotto il contratto".  E così è stato

La replica del Valencia

Nessun accordo di mercato – La verità del Valencia però è differente e i sassolini vengono lanciati nello stagno anche dal club spagnolo. Prandelli sarebbe stato poco chiaro nelle richieste, avrebbe lasciato carta bianca al club senza dettare nomi e condizioni e da parte del Valencia non ci sarebbero mai state garanzie o accordi per acquisti certi. A sottolinearlo è lo stesso Pitarch chiamato in causa da Prandelli: "Non ci ha mai fornito dei nomi per rafforzare la squadra. Prima di presentare le dimissioni mi ha chiesto espressamente cinque giocatori, senza richiedere alcun nome specifico: un attaccante, due centrocampisti e un esterno sinistro. Dopo l'infortunio Mangala mi ha chiesto anche un centrale in aggiunta, troppi per noi. Obi Mikel e Zaza avrebbero potuto facilmente firmare, ma avrei dovuto sceglierne uno, non possiamo permetterci una campagna acquisti milionaria"

26 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views