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Prandelli: “Al Mondiale ho fallito, ma non sono scappato”

L’ex C.T. non crede che Antonio Conte riuscirà a risollevare le sorti della Nazionale.
A cura di Alessio Morra
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galatasaray italia

Cesare Prandelli torna a parlare del suo addio e del fallimentare Mondiale dell’Italia in un’intervista al Corriere della Sera. L’ex C.T. si arrabbia quando gli si dice che lui dal nostro paese è scappato: “La cosa che mi ha ferito di più? L’accusa di essere scappato, l’idea della fuga, ma non è vero. Non sono scappato da nessuno. In Italia manca amore per la Nazionale, il calcio va rivisto.”. Prandelli ha usato il bastone e la carota nei confronti di Balotelli: “Balotelli fondamentalmente è buono, ma vive in una dimensione che è lontana dalla realtà.”

Prandelli boccia Conte

L’allenatore del Galatasaray crede che Antonio Conte non riuscirà a fare miracoli con la Nazionale, perché non riuscirà a trasmettere la sua carica incontrando i calciatori abbastanza di rado: “Non potrà trasmettere la stessa carica incontrando i giocatori una volta al mese: diventa difficile. Il C.T. della Nazionale ha pochissimo tempo. Puoi ovviare, in parte, se hai un blocco di giocatori…Il blocco Juve può dare molto, ma sono questioni che Conte affronterà se verrà scelto.”

Il mio progetto non ha funzionato

Nell’intervista l’ex C.T. ha parlato del match con la Costa Rica, Contro i ‘Ticos’ Prandelli ha capito che il suo impianto di gioco era fallimentare: “Il progetto non ha funzionato. Pensvamo di giocare in un certo modo, ma non ci siamo riusciti. Pensavamo di mettere in difficoltà la Costa Rica, ma non ci siamo riusciti. Questo era il progetto tecnico. Ma è fallito. La responsabilità è mia. Ho pensato che con gente di qualità in mezzo al campo avremmo trovato facilità di manovra e profondità con gli esterni. Con la Costa Rica non ha funzionato. Avevo Cerci, Insigne, Cassano e Balotelli: quattro attaccanti che in campionato hanno mostrato il loro valore. Ma non ha funzionato. Ma non siamo riusciti a creare una palla gol e siamo andati dodici volte in fuorigioco.”

Modello Germania

Per Prandelli la Germania ha vinto il Mondiali grazie ad una grande programmazione. I tedeschi quando sono andati in difficoltà hanno lavorato con i giovani e grazie ad un’ottima organizzazione hanno creato una Nazionale vincente: “La Germania quando ha avuto difficoltà, si è chiesta qual è la nostra squadra più importante? Non ha risposto Bayern o Borussia. Ha risposto Germania e tutti si sono messi al servizio della Nazionale. Nelle squadre italiane giocano solo il 38% di italiani. La stessa Juve ha sei titolari stranieri. Alla fine sono tutti pieni di stranieri.”

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