Pogba, niente Ramadan. Deschamps ridisegna il menù per la Francia
Cibo ‘halal' (permesso). E' il menù che il commissario tecnico della Francia, Deschamps, ha ridefinito mediando tra la disponibilità da parte dei calciatori di confessione musulmana (tra cui Pogba, Sagna e Kanté) a non applicare il Ramadan (periodo di digiuno) durante Euro 2016 e il non imporre una dieta unica a tutta la rosa, lasciando a tutti libertà di scelta. Errore gravissimo, quest'ultimo, che commise l'ex selezionatore Raimond Domenech e nel 2010 (Mondiale in Sudafrica) provocò l'incidente diplomatico fino ad alimentare tensioni etnico-sociali all'interno dello spogliatoio.
Il colloquio con l'allenatore s'è rivelato decisivo (come si apprende dai media francesi), la decisione è stata presa di comune accordo valutando tutti gli aspetti della vicenda: a cominciare dal fatto che carichi di lavoro, stress fisico e psicologico, tabelle di rendimento e allenamento sarebbero inficiate dal mancato apporto calorico e vitaminico necessario. Non mangiare e bere dall'alba al tramonto per un mese avrebbe sottratto energie preziose in una fase molto delicata a una squadra che punta alla vittoria finale del Trofeo e spera di chiudere i battenti il 10 luglio con un trionfo.
Ha prevalso il buonsenso, considerato che il ramadan si concluderà il 5 luglio. Pogba e gli altri calciatori, però, hanno anche una soluzione alternativa: come affermato nel recente passato da alcuni imam, il periodo ramadan potrà essere recuperato effettuando giornate di digiuno assoluto nel corso dell'anno. Oltre alla Francia c'è anche un'altra nazionale che ha messo in conto una situazione del genere (come riportato dalla Gazzetta): si tratta della Turchia e dell'Albania allenata dal commissario tecnico, De Biasi. Sia il selezionatore italiano, sia lo staff della nazionale turca hanno lasciato ai calciatori massima libertà di scelta in segno di profondo rispetto della confessione religiosa.