Pogba allo United, tutto fatto: pollice verso l’alto e autografo sulla maglia
Paul Pogba al Manchester United, il tormentone dell'estate (che ha fatto il paio con il trasferimento di Higuain dal Napoli alla Juventus) è agli sgoccioli. Questione di ore e di rinvii delle ultime ore che sono solo una formalità. A meno di clamorosi risvolti, il francese dalla prossima settimana sarà un calciatore dei Red Devils e tornerà alla ‘casa madre', laddove tutto è cominciato quando i bianconeri sfruttarono la disattenzione di Ferguson e misero le mani (a costo zero) su quel ragazzo di talento. La ‘vecchia signora' portò il ‘polpo' in Italia e lo consegnò ad Antonio Conte che, nel giro di 3 stagioni, l'ha trasformato da pietra grezza in diamante… a giudicare dalle cifre che dall'Inghilterra hanno messo sulla bilancia: 110 milioni alla Juve, 20 milioni di commissione al procuratore, contratto di cinque anni con ingaggio da 12.5 milioni netti (più bonus) per Paul.
Il tweet del suo agente, Mino Raiola, diluisce nel tempo l'attesa dei tifosi inglesi e di José Mourinho che alla dirigenza aveva fatto il nome di Pogba quale principale acquisto per dare spessore, dinamismo e soprattutto assicurare un futuro al centrocampo del quale non farà più parte il tedesco Schweinsteiger, che il manager portoghese ha depennato dal proprio progetto tecnico. Fiducia allo juventino, all-in su ‘Pogboom', com'è stato ribattezzato a Torino per la sua capacità di essere calciatore di lotta e di governo, di estrarre dal cilindro il colpo del campione che ti manda ko con un tiro mortifero dalla distanza.
L'autografo e la maglia dello United
Dall'Inghilterra fanno sapere che grazie ai proventi del merchandising l'acquisto del francese non sarà un salasso. Anzi, rivelano i tabloid, è stato già ammortizzato dai ricavi incassati dalla vendita delle casacca numero 9 di Ibrahimovic: 800 mila divise andate a ruba negli store, 90 milioni incamerati nel giro di poche settimane. Nell'attesa di avere anche la sua maglia, Paul si limita ad autografare quella che un tifoso del Manchester gli porge a Los Angeles, negli Stati Uniti, dove il calciatore si trova in vacanza. Il ragazzo, Jonathan Perk, sostenitore dei Red Devils, riconosce il calciatore e fa sì che la ‘6' colorata di rosso diventi unica grazie alla firma del calciatore. Regalo migliore per il suo 18simo compleanno non poteva esserci: viaggio negli States e incontro con il prossimo idolo di Old Trafford.
