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Poche parole, tanto talento: ecco Vazquez, ha stregato anche Mourinho

L’italo-argentino annuncia il suo addio al Palermo: “Tre anni bellissimi ma adesso ho bisogno di nuovi stimoli”. Roma, Napoli, Juventus, Milan, perfino il Manchester United hanno messo gli occhi su di lui. In Sicilia arrivò per 4.5 milioni adesso ne vale una ventina.
A cura di Maurizio De Santis
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Franco Vazquez lascia il Palermo
Franco Vazquez lascia il Palermo

El mudo, il muto. Da ragazzino Franco Vazquez era così: silenzioso, schivo, non metteva ‘garra' ma stupiva tutti con la semplicità (e la bellezza delle giocate) che esibiva quando tirava dal cilindro la prodezza tecnica decisiva. "Non parlava mai, né in campo né fuori. Dalla panchina provavano a stimolarlo urlandogli contro ogni cosa, lui restava indifferente poi risolveva la partita con uno dei suoi colpi e allora si girava verso i compagni e sorrideva…", raccontò alla Gazzetta Sergio Magliano, responsabile delle giovanili del Belgrano, il club dal quale i rosanero lo ingaggiarono per 4.5 milioni di euro nel 2012. Oggi il suo valore è cresciuto in maniera esponenziale: 13 milioni secondo Transfermarkt, una ventina secondo la valutazione che il patron dei siciliani ritiene più equa. La prossima estate sarà quella decisiva, lascerà Palermo e spiccherà il volo altrove. La lista dei club, veri o presunti, che sono sulle sue tracce è nutrita: Roma, Napoli, Juventus, Milan, perfino il Manchester United – il suo nome è sull'agenda di Mourinho – segue con interesse il trequartista italo-argentino.

La scheda di Franco Vazquez (Transfermarkt)
La scheda di Franco Vazquez (Transfermarkt)

Franco Vazquez è il pezzo pregiato del Palermo e della collezione di calciatori per i quali Zamparini ha fiuto e pazienza. Ne avesse anche per gli allenatori, farebbe meno sconquassi. La sua esperienza in rosanero, però, è stata sempre caratterizzata da discese ardite e risalite. Quando ‘el mudo' giunse in Italia ebbe difficoltà ad ambientarsi e venne spedito in prestito a Rayo Vallecano. Il Palermo lo richiamò perché in B c'era bisogno di un calciatore dai piedi buone che sapesse dirigere la manovra: Gattuso scelse Vazquez e non Verre. Gattuso durò poco ma lui restò nonostante la volontà del presidente di cedere il calciatore. Le parole di Iachini convinsero il massimo dirigente a credere nelle potenzialità di quell'atleta di poche parole ma tanto talento. Morale della favola: Vazquez incanta e fa sorridere il ‘vecchio Zampa' pronto a vendere l'ennesima perla dopo Pastore, Cavani, Dybala; Iachini viene disarcionato dalla panchina.

Il rendimento di Vazquez (scheda)
Il rendimento di Vazquez (scheda)

Con la salvezza in tasca, dopo 3 anni, è arrivato il momento anche per Vazquez di fare i bagagli. "Si è chiuso un ciclo, non posso dare al Palermo più di quel che ho dato – ha ammesso ai media sudamericani -. Ora ho bisogno di cambiare aria e avere nuovi stimoli, nuovi obiettivi, lottare per cose più importanti. La cosa più bella è stato salutare nel migliore dei modi, realizzando quel che avevamo promesso con tutto il gruppo, e questo mi rende felice. Futuro? Preferire continuare nel campionato italiano, anche perché conosco bene il torneo, ma valuterò tutte le offerte e poi deciderò quale sarà per me la migliore".

 
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