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Playoff Serie B, Pescara e Avellino in semifinale dopo le vittorie di Perugia e La Spezia

Doppio colpo esterno per abruzzesi e irpini. Al “Renato Curi” l’undici di Massimo Oddo vince 2-1 grazie ai gol di Politano e Bjarnason. A La Spezia, invece, stesso risultato con zampata decisiva di Comi nel primo tempo supplementare. Nelle due semifinali, il Pescara se la vedrà con il Vicenza, mentre l’Avellino con il Bologna. Attimi di panico al “Picco” per il giocatore irpino D’Angelo. Colpito al costato, si è sentito male ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti.
A cura di Marco Beltrami
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Grande intensità nella prima frazione con le due squadre che, complice anche il campo pesante si sono rese protagoniste di contrasti molto decisi. Più pericolosi però sicuramente gli ospiti con il bomber Melchiorri autore di una prestazione convincente. Il classe '87 si è messo in mostra infatti prima al 7′ con un palo colpito dopo una respinta corta di Koprivec su Pasquato, e poi al 34′ con un bello spunto personale. I padroni di casa nonostante le buone trame di gioco non sono riusciti a creare particolari problemi alla difesa avversaria nei primi 45′.

Il copione del match è cambiato però nella ripresa: all'8′ i biancorossi, a sorpresa, hanno sbloccato il risultato con un gran colpo di testa di Goldaniga. Il difensore in posizione molto dubbia è stato abile a sfruttare l'ennesima dormita stagionale del reparto arretrato abruzzese. La rete ha avuto l'effetto di galvanizzare la formazione di Camplone che ha sfiorato il raddoppio ancora con Goldaniga. La sfida del Curi però non ha lesinato colpi di scena e al 17′, nel momento migliore dei padroni di casa, gli ospiti hanno trovato il pareggio con Politano che ha sfruttato un intervento tutt'altro che preciso di Koprivec per firmare il gol dell'1-1.

Pescara che, undici minuti più tardi, completa la rimonta grazie al penalty del 2-1 di Bjarnason: rigore concesso dall'arbitro Fabbri per l'intervento scorretto di Fossati, ai danni di Politano. Nel finale arrembante degli umbri, buone occasioni per Fabinho e per Falcinelli: chance che, però, non hanno generato il gol del pareggio. Dopo cinque muti di recupero, sorride il Pescara che vola in semifinale e aspetta di incontrare il Vicenza.

Partita dalle mille emozioni anche quella giocata al "Picco" di La Spezia. I liguri, giunti in quinta posizione dopo la "regular season", sono partiti a testa bassa cercando di schiacciare l'Avellino nella propria metà campo. Poche le occasioni nella prima mezz'ora, dominata da una grande combattività in mezzo al campo e ai margini delle due aree di rigore, dove le rispettive difese hanno avuto buon gioco. La prima vera palla gol è capitata all'Avellino al 32esimo, con Zito che dai 20 metri concludeva a fil di palo. Complice l'importanza della posta in palio, il match si è acceso con qualche entrata pesante di troppo che ha costretto l'arbitro Gavillucci a fermare il gioco in diverse occasioni e ad ammonire ben quattro giocatori. L'Avellino, dopo un inizio convincente, ha trovato il gol al 40esimo con Zito: bravo a schiacciare di testa su cross di Almici. Irpini che, due minuti dopo il vantaggio, sono però rimasti in 10 uomini a causa del secondo giallo per Arini: colpevole di un ingenuo fallo a centrocampo.

La ripresa è cominciata con due grandi emozioni. Prima lo Spezia vicino al pari con Giannetti, poi gli ospiti ad un soffio dal raddoppio sempre con l'autore della rete del vantaggio. Clima infuocato anche nel secondo tempo, dove la squadra di Bjelica ha fatto di tutto per arrivare al pareggio. Dopo la rete annullata a Brezovec, per fallo su Zito, lo Spezia ha sfiorato il gol al 18esimo con Situm: miracolosamente fermato da Frattali. Portiere dell'Avellino protagonista anche 120 secondi dopo, con una super parata su botta di Migliore. In inferiorità numerica, gli irpini hanno sofferto fino ad incassare il gol dell'1-1. Pareggio arrivato al 26esimo grazie a Brezovec: l'uomo migliore degli "aquilotti". Il croato ci ha provato anche a nove minuti dal termine, trovando sulla sua strada ancora il portiere dell'Avellino. La conclusione del giocatore dello Spezia, con la conseguente deviazione del portiere irpino, ed il colpo di testa fuori di un niente di Giannetti, al 50esimo, sono stati gli ultimi brividi di un secondo tempo tirato fino all'ultimo.

Nei supplementari è cominciata tutta un'altra partita. L'Avellino è partito forte con Mokulu, bravo a portare scompiglio nell'area bianconera. Lo Spezia, complice il risultato favorevole (il pareggio lo porterebbe in semifinale), ha aspettato l'avversario badando soprattutto a non lasciare spazi. Al settimo minuto l'Avellino torna in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio piazzato, il pallone finisce sul destro di Comi che fulmina dagli 11 metri Chichizola. Dopo lo spavento per un malore capitato al giocatore irpino D'Angelo (rimasto a terra a bordocampo, dopo un colpo allo stomaco, e trasportato in ospedale per accertamenti), nel secondo tempo supplementare subito Brezovec pericoloso con un cross insidioso. Lo Spezia ha attaccato con generosità, sbattendo però sul "pullman" messo da Rastelli davanti al proprio portiere. Una gara dura, emozionante e infinita che, al triplice fischio finale, fa esplodere la gioia dell'Avellino: stoico nel portare a casa una vittoria fondamentale, giocando dalla fine del primo tempo in 10 uomini. Per lo Spezia, protagonista di una grande partita, una beffa che sarà difficile da digerire.

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