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Platini, Zico e Maradona si sfideranno per la presidenza Fifa

Tre grandi numeri del calcio degli anni ’80 in lizza per l’eredità di Blatter. Platini si è candidato già ufficialmente, Zico aspetta l’appoggio della federazione brasiliana, mentre Maradona vuole combattere perché: “Dobbiamo eliminare la mafia che resta dentro la Fifa.”
A cura di Alessio Morra
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Sono stati tre simboli del calcio mondiale, si sono sfidati nei meravigliosi anni ’80 nel mondo e in Italia. Adesso Michel Platini, Arthur Antunes Coimbra Zico e Diego Armando Maradona sono pronti nuovamente a sfidarsi. I ricordi delle sfide sul campo sono lontani, i tre adesso stanno affilando le armi per la poltrona della presidenza della FIFA. Il prossimo 26 febbraio infatti l’organizzazione del calcio mondiale avrà un nuovo presidente. L’Era Blatter è finita nel modo peggiore possibile. Tre dei più grandi calciatori di sempre sono, o almeno sembrano, pronti a raccogliere l’eredità del generalissimo svizzero. Ma l’orizzonte presto potrebbero spuntare rivali inaspettati e potenzialmente pericolosi, perché Blatter pare che stia tramando dietro le quinte.

Spagna e Italia per ‘Le Roi’ – Michel Platini formalmente è quello che ha le carte migliori. L’ex giocatore della Juventus è da anni il presidente della UEFA, ha tanti amici e tanti sostenitori importanti che possono aiutarlo anche nel mondo del calcio. Platini ieri si è ufficialmente candidato per la presidenza della FIFA ed è entrato in campo con un intervento in tackle da mediano d’altri tempi: “Nell’ultimo mezzo secolo o quasi, la Fifa ha avuto solo due presidenti. Questa estrema stabilità è paradossale in un mondo che ha vissuto sconvolgimenti radicali e in uno sport che ha subito grossi cambiamenti dal punto di vista economico”. All’interno della Uefa c’è chi lo appoggia: la Spagna (che mira alla presidenza Uefa) e l’Italia; ma c’è anche chi è pronto a gettargli fango addosso, e cioè la federcalcio tedesca che attacca Platini di connivenza con Blatter.

Zico aspetta l’appoggio brasiliano – Zico, che nel suo curriculum mette anche il ruolo di Ministro dello Sport in un governo brasiliano, ha presentato ufficialmente la sua candidatura, ma ancora adesso aspetta il sostegno della potentissima federazione del Brasile, che a Blatter in passato ha portato tanti voti. E quei voti adesso spera di ereditarli l’ex fuoriclasse che in Italia militò con l’Udinese.

“Voglio combattere la mafia che c’è nella Fifa” – Maradona è il terzo incomodo. Lui ha sempre sparato a zero nei confronti di Blatter e dopo lo scandalo che ha coinvolto la FIFA ha rivendicato le sue vecchie battaglie. Se correrà per la presidenza FIFA, Maradona lo farà probabilmente da indipendente, perché conoscendo il suo carattere pare difficile vedere la più grande stella che ha mai avuto il Napoli andare a chiedere voti a varie federazioni in giro per il mondo. Queste le parole con cui Diego ha annunciato la sua candidatura: “Devo combattere la mafia che ancora rimane dentro la Fifa, e lottare contro coloro che hanno rubato per tanto tempo. Voglio entrare nella Fifa, e cercare di fare pulizia. Mi presenterò e ci sono molti calciatori che mi appoggiano. Voglio combattere certi ladri in guanti bianchi”.

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