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Platini: “Sono disgustato, ho chiesto a Blatter di dimettersi ma non lo farà”

Dopo lo scandalo che ha travolto la FIFA il presidente dell’Uefa ha chiesto le dimissioni al patron del massimo organo calcistico internazionale che però andrà avanti per la suastrada.
A cura di Marco Beltrami
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Un passo indietro. E' quanto Michel Platini ha chiesto di fare a Sepp Blatter, dopo lo scandalo che ha travolto la Fifa con l'arresto di sette alti funzionari del massimo organo calcistico internazionale, con il nome del presidente svizzero finito nella lista degli indagati. L'ex numero 10 della Juventus attuale presidente dell'Uefa ha incontrato in gran segreto Blatter a Zurigo, chiedendogli di ritirare la propria candidatura alla presidenza della FIFA lasciando così via libera all'altro candidato, il principe di Giordania Alì Bin Al-Hussein. Per tutta risposta però Platini ha incassato il netto rifiuto di Blatter come confermato nella conferenza stampa successiva all'incontro.

Queste le parole, durissime, di "Le Roi": "Sono disgustato. Quello che è successo ieri è veramente troppo, le persone non vogliono più questo presidente. Sono stato molto chiaro con Blatter: l'ho guardato negli occhi e gli ho detto che doveva dimettersi. Poi, ho avuto un'altra discussione faccia a faccia con lui, nella quale gli ho ribadito che deve dimettersi. Lui mi ha risposto che capisce, ma che adesso è troppo tardi. Io ho concluso sostenendo che, per la sua immagine, sarebbe stato meglio fare un passo indietro. So quale è la sua strategia: convincere i membri del Congresso per votare per lui, contando sulla democrazia, ma, secondo me, così perdiamo tutti".

Platini ha voluto anche lanciare un messaggio chiaro, a tutti i votanti affinché appoggino Alì Hussein alle prossime elezioni FIFA: "Non rimpiango di non essere candidato, perché non ho mai voluto combattere contro un amico come Sepp e mi piace quello che faccio alla Uefa. Il bilancio di Sepp Blatter è come altri: i suoi anni migliori sono stati all'inizio del suo mandato. Faccio un appello a tutte le federazioni mondiali: votare il principe Alì Hussein. L'Europa lo farà. Ci sono troppi interessi che hanno sconvolto il mondo del pallone, ma la Fifa non merita di essere trattata così, perché è la madre del calcio".

Alle parole di Platini hanno fatto eco quelle di Gary Lineker ex gloria del calcio inglese che attraverso il suo profilo Twitter ha dichiarato: "I membri Fifa dovrebbero votare per il bene del calcio e sbarazzarsi di un uomo che ha regnato troppo a lungo in un'organizzazione corrotta".

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