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Platini, Mondiale a 40 squadre e cartellino bianco se presidente Fifa

In caso di elezione alla presidenza della Fifa “Le Roi” potrebbe rivoluzionare il calcio anche dal punto di vista regolamentare con una serie di provvedimenti innovativi.
A cura di Marco Beltrami
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Riuscirà Michel Platini a battere la concorrenza di altri due ex fenomeni come Zico e Maradona nella corsa alla presidenza Fifa? L'ex stella della Juventus e attuale presidente Uefa gode dei favori dei pronostici in vista delle elezioni del 26 febbraio che decreteranno l'inizio di una nuova era per il massimo organismo calcistico internazionale travolto dagli scandali. "Le Roi" può contare sull'appoggio di Spagna e Italia e ai numerosi sostenitori collezionati grazie al lavoro di questi anni ai vertici del calcio europeo. Idee chiare quelle del francese che secondo indiscrezioni potrebbe presentare il suo programma elettorale, per certi versi rivoluzionario, a fine mese, ovvero il 27 agosto in occasione dei sorteggi della fase a gironi della prossima Champions League. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo As e l'emittente brasiliana Globo, Platini avrebbe in mente innanzitutto di cambiare il format dei Mondiali in caso di sua elezione per il dopo Blatter portando il numero delle squadre partecipanti alla fase finale a 40. Più partite e dunque più spettacolo per il francese che vorrebbe introdurre anche alcune novità tecniche durante i match.

Platini da presidente della Fifa potrebbe partecipare alla riunione dell International Board prevista per il prossimo marzo e spingere per un suo vecchio pallino dal punto di vista regolamentare. Il dirigente transalpino vorrebbe garantire agli arbitri la possibilità di utilizzare oltre a quello giallo e rosso, anche il cartellino bianco. Un provvedimento che vorrebbe dire espulsione temporanea per dieci minuti per i calciatori protagonisti di esultanze o proteste eccessive. Oltre a questo apertura alle 5 sostituizioni durante le partite, e divieto assoluto di trasferimenti all'estero per calciatori minorenni. Un provvedimento quest'ultimo che eviterebbe diatribe con i club, come accaduto recentemente con il Barcellona, punito con lo stop del mercato fino al 2016.

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