Pjaca, il medico spaventa la Juve: “Nel 45% dei casi non si torna come prima”
L'infortunio rimediato in nazionale, gli ha rovinato la giornata e complicato il suo già difficile inserimento nella formazione campione d'Italia. Non è un buon periodo per Marko Pjaca che, proprio nel momento in cui si stava ritagliando uno spazio importante, ha dovuto abbassare la testa e imprecare davanti alla lesione del legamento crociato del ginocchio destro. A commentare il grave incidente, è arrivato anche Boris Nemec, responsabile dello staff medico della nazionale croata. Il medico, in un'intervista rilasciata al quotidiano "24 Sata", ha messo in guardia la dirigenza juventina sui pericoli di un rientro affrettato: "Il metodo utilizzato dal professor Mariani (che opererà Pjaca a Roma, ndr) prevede un recupero di 4-5 mesi – ha spiegato Nemec – La Fifa per infortuni del genere raccomanda però di far trascorrere 7-8 mesi prima del rientro in campo".
Le accuse dalla Croazia
"Sono in ansia per il suo recupero – ha continuato il medico – perché i giocatori che subiscono questo tipo di lesione, nel 45% dei casi, non tornano come prima". Una dichiarazione che è suonata come un campanello d'allarme a Vinovo, dove lo staff bianconero è in attesa di poter lavorare sul giocatore croato e affidargli una tabella di preparazione adeguata dopo l'intervento In attesa dell'eventuale risposta del dottor Mariani, che ha già operato con successo diversi campioni della nostra Serie A, dalla Croazia sono dunque arrivate frasi particolarmente piccate: "Io non permetterei mai al giocatore di tornare prima di sei mesi, perché c’è il rischio che il legamento del ginocchio ceda di nuovo – ha concluso Boris Nemec – Dopo tre mesi Pjaca sarà in grado di correre in avanti ma non di cambiare direzione, se un giocatore mi chiedesse di rientrare prima di sei mesi gli consiglierei di cambiare medico".
