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Più forte di tutto e tutti: Leo Messi fa piangere Guardiola e supera Cristiano Ronaldo

Assoluto protagonista nella prima semifinale contro il Bayern Monaco, l’argentino è pronto per volare a Berlino e riprendersi la coppa. Con i due gol del “Camp Nou”, Messi (77 gol) ha anche sorpassato CR7 (76) nella classifica dei goleador “all time”. In Champions quest’anno è a quota 10 reti rispetto alle 9 del portoghese.
A cura di Alberto Pucci
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AAA cercasi aggettivo per definire Leo Messi. Dopo la Liga, anche la Champions League brilla di riflesso della luce del talento argentino: protagonista di una partita incredibile e di una doppietta da cineteca, nella prima semifinale contro il Bayern Monaco. I novanta minuti contro il suo ex allenatore Pep Guardiola, giocati davanti ai "soliti" centomila del "Camp Nou", hanno nuovamente reso omaggio al "Dio del pallone": l'unico giocatore che, insieme a Cristiano Ronaldo, può al giorno d'oggi davvero avvicinarsi ai grandi di questo magnifico sport. Se sinonimi e aggettivi sono inevitabilmente terminati, alla luce dell'ennesimo show della Pulce potrebbero invece riprendere i paragoni che, fino a qualche tempo fa, volteggiavano sopra la testa del fenomeno di Rosario: è più forte questo Messi o quel Maradona?

Votare per uno o per l'altro, sarebbe come fare un torto a uno dei due. Difficile, se non impossibile scegliere e/o schierarsi per un partito. E allora, val la pena stare in silenzio e continuare ad ammirare l'extraterrestre del Barcellona che, con la doppietta fantascientifica dell'andata di Champions League, ha prenotato la finale di Champions e superato CR7 nel computo totale dei gol europei: 77 a 76 per la Pulce, attuale capocannoniere del torneo continentale con 10 centri (9 sono quelli del lusitano). Ad aggiungere potenza e qualità al motore dell'argentino (che pare avere cavalli infiniti), una coppia di "partner" d'attacco senza eguali. Un "Tridentazo", come lo chiamano dalle parti di Barcellona, che in spazi aperti diventa letale per qualunque difesa avversaria.

Vederlo danzare sul pallone, prendere velocità e irridere i difensori (chiedere a Boateng, per conferma), toccare la sfera come se accarezzasse un bambino è pura goduria per gli occhi di tutti i tifosi: compresi quelli tedeschi che, a Monaco, avranno certamente già alzato bandiera bianca davanti all'onnipotente attaccante argentino. In questo momento, sia dal punto di vista fisico che psicologico, Leo Messi pare inarrestabile e pronto a riprendersi ciò il Chelsea (nell'edizione 2011/2012), lo stesso Bayern (2012/2013) e l'Atletico Madrid (nella scorsa edizione) hanno tolto dalle mani del piccolo (ma solo di statura) giocatore del Barcellona. La trasferta di Monaco, per i ragazzi di Luis Enrique, sarà soltanto una piacevole gita prima del ritorno in Germania all'Olympiastadion. Il massimo, per noi italiani, sarebbe vederlo a Berlino contro la Juventus. In caso contrario, potremmo consolarci con il duello finale contro Cristiano Ronaldo: l'unico al mondo capace di tenergli testa e di regalare emozioni intense come quelle che regala Leo Messi.

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