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Pirlo: “Vinco la Champions e lascio la Juve”. Il Liverpool sulle sue tracce

Il centrocampista annuncia di essere pronto a concludere la sua avventura in Italia in caso di conquista della Champions. Le offerte non mancano, secondo le ultime notizie di calciomercato dalla Premier i reds hanno spostato i riflettori sul regista della Juve e della Nazionale.
A cura di Marco Beltrami
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Il modo migliore di concludere la sua trionfale esperienza con la Juventus? Alzando al cielo la Champions League. E' questo l'annuncio di Andrea Pirlo, che in caso di conquista del massimo trofeo continentale con la casacca bianconera potrebbe decidere di chiudere definitivamente la sua avventura italiana, e volare magari oltre oceano per vivere la parte finale della sua carriera in un campionato come la Major League Soccer. Dall'Inghilterra i tabloid rilanciano: il Liverpool è interessato al regista bianconero e della Nazionale (racconta TalkSport), con la Premier che rappresenterebbe un ultima e al tempo stesso stimolante esperienza per il calciatore.

Il centrocampista bresciano che ha contribuito a suon di prestazioni e gol, indimenticabile quello al Torino nel derby d'andata, al quarto scudetto consecutivo della Juve ha dichiarato senza troppi giri di parole: "Finire il mio percorso torinese con la Champions in tasca sarebbe in effetti il coronamento di un sogno. Potrebbe in effetti essere il modo migliore per chiudere… Sarebbe qualcosa di incredibile. La Juve sarà a prescindere la mia ultima squadra di Serie A. Gli USA? È una soluzione, ma per il momento non c’è nulla, ho in testa solo la Juve. E comunque iniziamo ad alzarla, la Champions, poi vedremo. Andrò avanti finché avrò la stessa grande voglia di allenarmi tutti i giorni".

Nessuna paura contro il Real. 4 anni in bianconero e 4 scudetti per Andrea Pirlo che ora ha la possibilità di prendere per mano la Juventus anche in semifinale di Champions League. Il confronto contro il Real Madrid è tutt'altro che semplice nonostante la vittoria per 2-1 allo Stadium, ma i bianconeri hanno dalla loro parte la possibilità di non avere nulla da perdere al cospetto dei campioni in carica: "Il Real è il più grande club del mondo, il più prestigioso, ma abbiamo il 50% di possibilità di passare il turno. Si può fare. Dovremo essere sì accorti, ma soprattutto spavaldi. Non abbiamo niente da perdere, e allora andiamo con la testa libera a inseguire il nostro sogno. Siamo maturati parecchio in questi anni, l’esperienza internazionale è servita alla squadra in generale. Nelle tre stagioni di Conte ancora mancava qualcosa, forse non eravamo pronti, mentre quest’anno è cresciuta, strada facendo, la consapevolezza di poter dire la nostra ovunque. Facciamo un bel calcio, senza paure o timori reverenziali. Sì, con il Real ce la giocheremo alla pari, fino all’ultimo".

Ancelotti, Allegri e Conte. Quella contro le merengues non sarà una gara come tutte le altre per Pirlo che ritoverà da avversario quel Carlo Ancelotti che è stato fondamentale nella sua maturazione calcistica. Fu proprio il tecnico di Reggiolo infatti ai tempi del Milan a cambiarne la posizione in campo, permettendo al mediano di diventare uno dei più forti centrocampisti del mondo: "Ancelotti? È come ritrovare un padre. Mi ha cambiato la carriera, inventandomi davanti alla difesa. Abbiamo vissuto insieme momenti indimenticabili. Il nostro è un passato importante. Emozionato magari no, il giusto dai. Però sono carico, molto carico, certe serate non possono non esaltarti. State attenti, l’anno scorso l’Atletico Madrid è arrivato davvero a un niente dal successo finale". E a proposito di allenatori, una battuta anche su Allegri per smentire ancora una volta i dissidi del passato: "Non ho mai avuto problemi con il mister. Quando stavo bene al Milan, ho sempre giocato, poi decisi di andare via perché cercavo nuove motivazioni, sentivo la necessità di rimettermi in gioco. Nella Juve ho trovato emozioni e obiettivi in abbondanza, è stata la scelta giusta, perfetta direi".

Il mister toscano nel frattempo si è preso una bella rivincita restituendo appeal europeo ad una Juventus che secondo il suo predecessore Conte, non avrebbe potuto mai fare molta strada in Europa: "Conte? Ognuno ha la sua opinione, io la rispetto. È stata una sua scelta. Noi speriamo di alzarla comunque. Nessuna sorpresa per me. Quando abbiamo iniziato la stagione ci siamo guardati negli occhi, e in tutti c’era la voglia di chiarire all’esterno quanto fosse forte il nostro gruppo. Volevamo dimostrare di essere campioni veri e allo stesso tempo c’era il desiderio di dare ragione alla società anche sulla scelta del tecnico".

Il retroscena di mercato. Juventus-Real Madrid, rappresenta anche la sfida tra il presente e quello che sarebbe potuto essere il suo passato per Pirlo. Il centrocampista ex Inter e Milan ha infatti rivelato un curioso retroscena di mercato: "È vero, nel 2006 avevo fatto già tutto col Real Madrid, mi voleva Capello – rivela in un'intervista a "La Gazzetta dello Sport – Alla fine decisi invece di rinnovare col Milan e in quella stagione vincemmo la Champions. No, sono davvero felice della mia carriera, e non mi mancano Premier o altri campionati: ho vestito le maglie dei tre più grandi club italiani". In conclusione una battuta sui suoi idoli di sempre e su quel Carlos Tevez vero e proprio trascinatore della Juventus: "Amo molto Xavi e Iniesta, gente di qualità sopraffina che pensa solo alla squadra. Il mio idolo di sempre? Roberto Baggio. Tevez? E' straordinario. È una fortuna averlo con noi. E spero che possa restare anche l’anno prossimo".

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