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Piqué al vetriolo: “Arbitri inadeguati. Non guarderò la finale di Champions”

Il difensore blaugrana attacca: “Credo che sia il momento di far crescere la classe arbitrale. La VAR è necessaria”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Gerard Piqué si lascia andare ad un duro sfogo: persa al foto-finish la Liga, vinta dal Real Madrid, e con la Champions League sfumata già ai quarti di finale per mano della Juventus, il Barcellona proverà ad alzare al cielo almeno la Coppa del Re, contro l'Alaves. Ma il difensore blaugrana ha il dente avvelenato per alcune decisioni arbitrali che, a suo avviso, avrebbero condizionato la stagione del Barcellona.

"Quest'anno gli arbitri non sono stati all'altezza". E' un fiume in piena il difensore del Barcellona, che punta il dito contro la classe arbitrale spagnola. "Credo che dalla prossima stagione si debbano porre le basi per una crescita della classe arbitrale", ha spiegato, "In generale quest'anno non sono stati all'altezza. Al tempo stesso, dobbiamo anche migliorare noi calciatori nel mettergli meno pressione. Credo inoltre", ha proseguito, "che il campionato appena terminato ci abbia detto che la VAR è ormai necessaria quanto obbligatoria".

"Non so se guarderò la finale di Champions League". Ma Piqué ne ha anche per Real Madrid e Juventus, rispettivamente la rivale storica dei blaugrana e la squadra che li ha eliminati ai quarti in questa edizione di Champions League. E pur provando a mitigare le polemiche, spiega: "Non so se riuscirò a vedere la finale", ha proseguito, "Quel giorno sarò impegnato a un corso di business e comunicazione sportiva ad Harvard". Piqué ha poi esaltato la propria squadra, aggiungendo: "Se guardiamo agli ultimi dieci anni, i titoli conquistati sono moltissimi (ventinove dal 2004 ad oggi, ndr). Il Barcellona è di fronte a un nuovo ciclo, ma abbiamo cambiato la mentalità del mondo del calcio". Ed infine, sul capitolo nuovo allenatore: "Valverde può essere un'ottima opzione, così come altri nomi."

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