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Pierpaolo Marino: “Kalinic? Lo volevo al Napoli nel 2008”

L’ex direttore sportivo dell’Atalanta, durante un’intervista radiofonica, ha commentato l’esplosione dell’attaccante viola rivelando anche un curioso retroscena.
A cura di Alberto Pucci
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L'uomo del momento è senza dubbio Nikola Kalinic. Se la Fiorentina guarda tutti dall'alto in compagnia dell'Inter, è merito anche e soprattutto dell'attaccante croato ex Dnipro: autore di una tripletta magica nella "scala del calcio" milanese. Tra i tanti che si sono scomodati per fare i complimenti al giocatore viola, c'è anche Pierpaolo Marino. L'ex direttore sportivo dell'Atalanta, come un'esperienza passata anche al Napoli, ha rivelato a Radio Bruno un curioso aneddoto relativo all'attuale cannoniere della squadra gigliata: "Nel 2008 il Napoli giocò contro l'Hajduk Spalato (ex formazione di Kalinic, ndr) e ricordo di essere rimasto colpito dalle sue qualità. Cominciai ad interessarmi a lui e, a quel tempo, aveva una valutazione di 7/8 milioni. L'avrei voluto portare a Napoli e ne parlai anche con Reja".

Lode a Baselli – Dopo aver dedicato una gentile carezza alla "sua" Atalanta ("L’anno scorso ci siamo salvati senza grossi problemi"), Pierpaolo Marino ha inoltre svelato come la Fiorentina sia stata ad un passo dall'acquistare Bonaventura e Baselli: "Pradè mi ha chiamato spesso per i due giocatori – ha continuato – Ma mi ha sempre detto che non aveva budget per loro. L'affare non è andato in porto, poiché noi non eravamo interessati a farli partire in prestito o con altre formule. Fiorentina capolista? Ho sempre ritenuto che fosse una squadra importante e mi sembra sia un fenomeno destinato a durare". Come sia andata a finire con i due gioielli ex Atalanta, è sotto gli occhi di tutti. Bonaventura è ormai un punto fermo dello scacchiere rossonero di Mihajlovic, mentre Baselli sta facendo meraviglie a Torino: "Quando sono arrivato all'Atalanta, Baselli non era particolarmente apprezzato. Quando era in comproprietà col Cittadella, lo abbiamo seguito e ci siamo decisi a riprenderlo sborsando 800.000 euro per riprenderlo. A Bergamo c’è un grande culto per il settore giovanile, anche se a volte c'è un po' di paura nel mettere in campo giocatori giovani".

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