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Picchiato per sbaglio: tifoso del Tottenham scambiato per uno del Chelsea

Al termine della semifinale di FA Cup, un sostenitore degli “Spurs” è stato aggredito da alcuni tifosi della sua stessa squadra. Dimesso dall’ospedale, dopo le prime cure, il ragazzo ora rischia danni permanenti agli occhi.
A cura di Alberto Pucci
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Nonostante l'Inghilterra abbia efficacemente contrastato il fenomeno hooligans, ogni tanto rimbalzano dal Eegno Unito voci di risse e aggressioni varie nei pressi degli stadi della Premier League. L'ultimo caso arriva da Wembley, dove pochi giorni fa Chelsea e Tottenham si sono giocate l'accesso alla finale di FA Cup. Dopo il match, vinto dalla squadra di Antonio Conte, nei pressi dello storico impianto inglese si è consumata una tragica aggressione ad un tifoso del Tottenham. Scambiato per un sostenitore del Chelsea, Micheal Voller è stato pestato selvaggiamente dagli ultrà della sua stessa squadra del cuore. Uno sbaglio incredibile che è costato caro al 23enne. Arrivato in ospedale con gravi lesioni al volto e alla testa, il ragazzo è stato medicato e dimesso non senza la preoccupazione che i colpi subiti possano avergli danneggiato permanentemente la vista.

Lo spavento della famiglia

La Polizia inglese si è già attivata per risalire agli aggressori. A prendere la parola, dopo l'episodio censurabile, è stato il detective James Robb: "E' stato un attacco violento e non provocato – ha dichiarato alla stampa – e ha lasciato al giovane tifoso alcune ferite terribili che potrebbero addirittura colpirlo per il resto della sua vita. Questo episodio di violenza non deve avere nulla a che fare con il calcio e spero sinceramente che i responsabili vengano trovati. E' incredibile. Micheal Voller è un vero tifoso del Tottenham ed è fan della squadra da quando era bambino". Come confermato dal padre, il ragazzo lavorava addirittura per il Tottenham (era giardiniere al campo di allenamento degli Spurs) ed era appena rientrato da una vacanza proprio per assistere alla sfida di FA Cup. "Abbiamo avuto molta paura – ha dichiarato il genitore al tabloid "Sun" – Dopo l'aggressione abbiamo pensato potesse addirittura morire".

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