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Piacere, mi chiamo Manchester United: tifoso bulgaro cambia nome in onore dei Red Devils

Dopo l’incredibile rimonta nella finale di Champions del maggio 1999, un tifoso del Man Utd chiede ed ottiene il permesso per la modifica sulla carta d’identità. Sul biglietto per la sfida di Sunderland, c’era stampato il suo nuovo nome.
A cura di Alberto Pucci
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Una promessa è una promessa e, in questo caso, non ha i contorni "fiction" di una pellicola hollywoodiana. Zdravkov Levidzhov, cinquantunenne tifoso bulgaro del Manchester United, ha cambiato i propri dati anagrafici dopo l'incredibile rimonta dei Red Devils nella finale Champions del 1999, vinta nei minuti di recupero contro il Bayern Monaco. Durante le fasi finali della partita, infatti, l'uomo aveva promesso agli amici presenti che, in caso di rimonta, avrebbe cambiato nome e cognome: da Zdravkov Levidzhov a Manchester United. Complice l'incredibile epilogo (gol di Sheringam al 91esimo e di Solskjaer al 93esimo, dopo il vantaggio bavarese di Basler), il tifoso bulgaro ha avviato le pratiche per il cambio promesso. L'attesa è stata lunga (più di dieci anni) ma, alla fine, la richiesta è stata accolta e da oggi, sui propri documenti, verrà stampato il suo nuovo nome in onore della gloriosa società inglese e in ricordo di una serata unica ed indimenticabile.

Il gatto Beckham ed il tatuaggio sulla fronte – Che fosse disposto a tutto pur di ottenere il cambio di nome e dimostrare l'attaccamento alla maglia dei Red Devils, lo si era capito sin dall'inizio. Manchester Zdravkov Levidzhov United, per gli amici "Mr. Manchester", ha pensato bene di dare al proprio gatto il nome di David Beckham e di farsi incidere, sulla fronte, il logo dell'undici dell'Old Trafford: "Vuoi sapere come mi chiamo? Basta guardarmi in fronte – ha spiegato ai media inglesi – Il tatuaggio è la mia carta d'identità e la gente mi guarda con ammirazione". Una storia bizzarra, partorita forse sotto gli effetti di qualche birra di troppo, che ha fatto il giro del mondo e che è stata ripresa anche da Stefan Valdobrev, giovane regista indipendente autore del documentario "My mate Manchester United". Una pazzia degna del miglior personaggio raccontato da Nick Hornby: tifoso dell'Arsenal, ancor prima di essere un grande scrittore di fama mondiale. Nel suo "Febbre a 90", Hornby raccontava (in maniera autobiografica) le giornate tipo di un super tifoso dei "Gunners" ed il rapporto complicato con la sua compagna: lontana anni luce dagli stereotipi del mondo del calcio. Oggi, a distanza di più di ventanni dall'uscita del bestsellers (che ogni tifoso dovrebbe leggere), la follia di Mr. Manchester United potrebbe essere l'incipit perfetto per il "sequel" di quel fortunato romanzo.

Il regalo del "Sun" – Diventato un idolo per la tifoseria dei "Red Devils", il 51 muratore bulgaro ha ricevuto in regalo la possibilità di vedere dal vivo la sua squadra del cuore, nel recente match di Premier League. Grazie al "Sun", famoso tabloid britannico, il super tifoso del Man Utd ha avuto in dono viaggio, tour guidato all'interno dell'Old Trafford e biglietto d'ingresso per assistere alla sfida tra il Sunderland e i ragazzi di Van Gaal: "ticket" sul quale c'era stampato il suo nuovo nome, Mr. Manchester United. Oltre alla maglietta personalizzata, il tifoso ha avuto anche la possibilità di visitare gli spogliatoi dell'Old Trafford e camminare sul manto erboso dello "Teatro dei Sogni": "Non finirò mai di ringraziare il “Sun” per avermi regalato la possibilità di vedere dove camminano e giocano i miei beniamini – ha dichiarato il super tifoso – Conserverò per sempre nel mio cuore il ricordo di questo giorno. Il tatuaggio? E' il simbolo della mia lealtà verso il club, e sono certo che piacerebbe anche a Van Gaal e a a Rooney, il mio giocatore preferito. Avrei voluto farmelo sul braccio, ma non avrebbe avuto lo stesso impatto".

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