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Pescara, tre indagati per l’incendio della macchina di Sebastiani

Dopo alcune perquisizioni domiciliari, la Digos abruzzese ha iscritto tra gli indagati tre giovani tra i 20 ed i 27: sospettati di aver fatto parte del gruppo di tifosi, che ha incendiato due auto del presidente Sebastiani.
A cura di Alberto Pucci
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Non c'è pace per la città di Pescara e per la squadra dell'attuale tecnico Zdenek Zeman. Dopo l'esonero di Massimo Oddo, arrivato a margine di violente contestazioni ad allenatore, giocatori e società, il lavoro delle ultime ore delle forze dell'ordine ha nuovamente riportato alla luce l'incendio doloso che ha distrutto due auto del presidente Sebastiani. Dopo alcune perquisizioni domiciliari e il sequestro di alcuni capi d'abbigliamento, molto simili a quelli visti nelle immagini riprese dalle telecamere poste vicino alle macchine del patron abruzzese, la Digos di Pescara ha iscritto tra gli indagati, per il reato di incendio doloso, tre ragazzi tra i 20 ed i 27 anni: ora sospettati di aver fatto parte del gruppo di tifosi che ha mandato in fumo le due autovetture di Sebastiani nella notte tra il 6 ed il 7 febbraio scorso.

Le indagini continuano

Ad andare a fuoco, in quella notte di un mese fa, fu una Jeep di proprietà di Sebastiani. Oltre al Suv, al presidente venne danneggiata anche una Smart: anch'essa parcheggiata nel cortile e al di là del cancello che delimita la proprietà del patron del club. Coordinati dal Vice Questore aggiunto Leila Di Giulio, gli agenti hanno così messo sotto accusa i tre tifosi abruzzesi. Due di loro sarebbero giovani appartenenti all'area ultrà esterna alla tifoseria organizzata del Pescara, mentre il terzo sarebbe stato coinvolto in passato in un'inchiesta su episodi legati all'estrema destra. Il lavoro della Digos, però, non sembra ancora concluso. Gli inquirenti sarebbero infatti alla ricerca di altri due giovani che, secondo gli investigatori, avrebbero avuto un ruolo attivo nell'episodio dell'incendio. Ad un mese di distanza dall'atto intimidatorio, le indagini per risalire ai colpevoli sembrano dunque ad un punto di svolta.

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