Pescara, bomba carta esplode nel giardino del presidente Sebastiani
Ancora un atto intimidatorio nei confronti di Daniele Sebastiani, presidente del Pescara Calcio. Dopo prima della mezzanotte, è stata lanciata una bomba carta nel giardino della sua abitazione. L'esplosione ha spaventato gli abitanti della palazzina, nella riviera nord del capoluogo abruzzese, ma per fortuna non ha creato danni alle persone. Le indagini sembrano indirizzarsi verso la tifoseria abruzzese, dopo i precedenti dei mesi scorsi e la contestazione dopo il match contro il Crotone di domenica scorsa.
Sebastiani: "Vado avanti per la mia strada". Duro il commento del presidente abruzzese. "Io non mi faccio intimidire e vado avanti per la mia strada", ha commentato Sebastiani all'ANSA, "ma quello che è accaduto è un episodio a dir poco deprecabile, considerando quello che ho fatto per Pescara e il Pescara negli ultimi cinque anni. Ero rientrato da poco e all'improvviso ho sentito un boato", ha raccontato, "sono sceso in giardino dopo che un vigilante di uno stabilimento balneare che si trova di fronte ha suonato al campanello allarmato dal fumo".
Il precedente di tre mesi fa. Già a febbraio il presidente Sebastiani era stato vittima di intimidazioni, quando due sue auto furono incendiate: altro episodio deprecabile ma che a quanto pare non è rimasto un fatto isolato. "Purtroppo gli stadi sono diventati delle zone franche dove si può insultare chiunque, come accade da tempo all'Adriatico", ha aggiunto, "Questa è una società di capitali in cui io e i miei soci abbiamo il 70%. Non si può andare via così dalla sera alla mattina. Ci sono firme da mettere e soldi da tirare fuori. Questo, vorrei dire a chi ci insulta, è un sodalizio di persone serie che lavorano per il bene della società", ha concluso amareggiato Sebastiani.
