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Perché Napoli-Roma si gioca alle 15, quando il calcio si arrende ai violenti

Ancora una volta le misure di sicurezza e di ordine pubblico prevalgono sulla libertà dei tifosi sani e degli appassionati. Quando riusciremo a trovare un po’ di normalità anche per andare allo stadio?
A cura di Michele Mazzeo
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Il match clou dell'ottava giornata di Serie A tra Napoli e Roma si giocherà sabato alle ore 15 senza tifosi giallorossi allo stadio San Paolo. E questa è già una sconfitta – l'ennesima – per il calcio italiano che censura (ma è solo un eufemismo) con i divieti l'incapacità manifesta di garantire uno spettacolo al pubblico di appassionati. Il Casms, l'osservatorio del Viminale sulle manifestazioni sportive, ha imposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nel Lazio e disposto la chiusura del settore ospiti. Decisione ormai consueta per le sfide tra Napoli e Roma da quando Ciro Esposito, tifoso del Napoli, fu ucciso dall'ultrà giallorosso Daniele De Santis (condannato a 26 anni di carcere) nella Capitale prima della Finale di Coppa Italia 2014 tra il Napoli e la Fiorentina.

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A pagare sono sempre le brave persone

Il divieto di accesso per i supporters romanisti al San Paolo è stato disposto per questioni di sicurezza e di ordine pubblico: così da fare in modo che quei piccoli gruppi di ultrà violenti delle due tifoserie non vengano a contatto ed evitare scontri o disordini in città. La linea imposta dal Viminale costringe i tifosi “per bene” di Napoli e Roma, che per fortuna sono ancora la stragrande maggioranza, ad assistere ad una delle partite più importanti per la stagione della propria squadra del cuore ad un orario che può mettere in difficoltà chi lavora o chi ha altri impegni, o addirittura nel caso dei supporter capitolini a non potervi assistere affatto.

Difficile capire chi ha vinto e chi ha perso, la certezza è che ancora una volta per un'esigua minoranza si condiziona un gruppo di persone molto più vasto. A pagarne le conseguenze quelle brave persone che amano il calcio e hanno solo la “colpa” di fare il tifo per la stessa squadra di questi teppisti travestiti da tifosi. Quando riusciremo a trovare un po' di normalità anche in una cosa semplice come andare allo stadio per assistere a uno spettacolo?

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