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Juve nella storia, sesto scudetto consecutivo

Perché Higuain vale tutti i 90 milioni spesi (e già ripagati)

Il Pipita si è rivelato un’innesto perfetto per i bianconeri non solo in termini di gol, ma anche in virtù del suo grandissimo contributo per la squadra.
A cura di Marco Beltrami
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I tifosi bianconeri lo hanno eletto a miglior giocatore della stagione. Una situazione che solo 12 mesi fa sarebbe stata impensabile per Gonzalo Higuain che di questi tempi, chiudeva la stagione con il record di gol con la maglia del Napoli, ben 36 messi a referto in Serie A. Nessuno avrebbe immaginato che quell’impressionante traguardo sarebbe stata anche l’ultima gioia del Pipita in terra partenopea. Quelle voci, prima considerate puro fantamercato, sono diventate sempre più concrete fino a quando è arrivata l’ufficialità del trasferimento eccezionale dell’argentino agli acerrimi rivali della Juventus.

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Un affare da 90 milioni (già ripagati anche a livello economico dai successi ottenuti dalla Juventus e dal merchandising) che se ha fatto disperare i tifosi azzurri, ha entusiasmato quelli bianconeri. Già perché l’acquisto del Pipita ha rappresentato un segnale chiarissimo che la dirigenza della Vecchia Signora ha voluto lanciare non solo al proprio ambiente, ma anche e soprattutto ad avversari italiani ed europei: la Juve è pronta ad investire cifre altissime perché vuole arrivare fino in fondo anche in Champions.

Una scelta che con il senno di poi si è rivelata vincente, con la squadra di Allegri che dopo aver messo in cascina Coppa Italia e Scudetto, spera di piazzare il terzo tassello per uno storico triplete il 3 giugno nell’ultimo atto della Champions contro il Real Madrid. In attesa della sfida contro il suo passato, il Pipita può già considerarsi molto soddisfatto della sua stagione. Un’annata iniziata in maniera impressionante, con il gol decisivo all’esordio contro la Fiorentina, e con la doppietta da urlo al Sassuolo, ma che spesso dal punto di vista realizzativo ha registrato poi dei periodi di magra.

Quello che invece non è mai venuto meno è stato il rendimento e il lavoro eccezionale per la squadra del Pipita. Mai un atteggiamento sopra le righe, mai un cenno di nervosismo per un attaccante che oltre a trovarsi a meraviglia con il suo connazionale Dybala si è messo sempre al servizio del gruppo con un lavoro sporco di cui hanno giovato altri marcatori. Il tutto senza lasciarsi distrarre anche dai riferimenti ad una presunta condizione fisica non ottimale, con il dito puntato ad un girovita spesso troppo largo. Anche quando Allegri ha deciso di cambiare abito tattico per la Vecchia Signora con un atteggiamento più offensivo ma che richiedeva maggior lavoro in copertura di tutti gli attaccanti.

Di certo poi, i gol non sono mancati, soprattutto nelle occasioni poi decisive come contro la Roma, o nelle sfide tra campionato e coppa contro un Napoli che senza di lui è riuscito a segnare complessivamente anche di più. E poi la doppietta al Monaco che ha spianato ai bianconeri la strada verso la finale di Champions. Una prima stagione dunque finora da incorniciare per il centravanti che ha dato l’impressione di indossare la maglia della Juventus da sempre, con i tifosi che hanno ritrovato un vero e proprio cecchino in avanti a distanza di anni. E chissà che non sia proprio lui l'uomo del triplete. Una cosa è certa, qualcuno a Madrid si starà mangiando le mani per aver lasciato partire troppo presto un bomber di questa caratura.

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