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Per l’Onu Muntari è un esempio, per il Giudice Sportivo va squalificato

Il caso del calciatore ghanese del Pescara che, in seguito a insulti razzisti ha abbandonato il campo, solleva clamore per le decisioni disciplinari. Al giocatore va 1 turno di stop per comportamento anti regolamentare, il Cagliari esce indenne perché ‘meno dell’1% del numero degli occupanti il settore da cui sono partite le offese razziste non è pari al minimo consentito per emettere la sanzione’. Chiuse per un turno ma con la sospensiva le Curve di Inter e Lazio per gli ululati nei confronti di Koulibaly e Rudiger.
A cura di Maurizio De Santis
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muntari razzismo

L'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani, Zeid Ra'ad al-Hussein, considera Sulley Muntari un esempio da seguire. Per il Giudice sportivo italiano è un calciatore da squalificare, infliggendogli un turno di stop per comportamento ritenuto non regolamentare. Cosa aveva fatto il calciatore del Ghana? Aveva protestato con decisione nei confronti del direttore di gara a causa degli insulti razzisti subiti a Cagliari, decidendo di abbandonare il campo per protesta. Quanto alla società sarda, esce indenne dalla vicenda: nessun provvedimento disciplinare, né un'ammenda a carico.

Considerato che i pur deprecabili cori di discriminazione razziale – si legge nella nota – sono stati percepiti nell'impianto in virtù anche della protesta silenziosa in atto dei tifosi (come segnalato dagli stessi rappresentanti della Procura federale) ma, essendo stati intonati da un numero approssimativo di soli dieci sostenitori e dunque meno dell'1% del numero degli occupanti del settore (circa duemila), non integrano dunque il presupposto della dimensione minima che insieme a quello della percezione reale è alla base della punibilità dei comportamenti in questione, peraltro non percepiti dagli Ufficiali di gara (come refertato dall'Arbitro), a norma dell'art. 11, comma 3, CGS.

Il Pescara ha espresso solidarietà nei confronti del proprio tesserato, oggetto di discriminazione razziale da parte di quei tifosi sardi che lo hanno preso di mira pubblicando un comunicato molto duro relativamente alle decisioni prese.

La Delfino Pescara 1936 dopo aver riflettuto e analizzato a freddo i vari comunicati usciti a livello nazionale e oltre riguardanti i gravi fatti accaduti domenica scorsa a Cagliari, che vedono protagonista il nostro tesserato Sulley Muntari, prende una ferma posizione affianco al proprio calciatore per poter dare un forte segnale contro ogni tipo di discriminazione razziale che essa sia fatta da uno o da cento persone. Detto questo la nostra società, conoscendo la correttezza del popolo cagliaritano, e nel scusarsi per il comportamento fuori regolamento del calciatore in questione, confida nel buon senso già dimostrato domenica da tutti gli organi presenti – procura e direttori di gara – e si augura che tali episodi in futuro siano affrontati e risolti in maniera categorica.

Chiuse le Curve di Inter e Lazio con la sospensiva

Cori razzisti. E' questa la motivazione che ha spinto il Giudice Sportivo a infliggere la chiusura delle Curve di Inter e Lazio (ma con la sospensiva) per gli insulti nei confronti di Koulibaly del Napoli e Rudiger della Roma. Nessuna sanzione nei confronti della Roma per i cori nei confronti di Keita.

Quindici i calciatori fermati per un turno

Tutti fermati per una giornata, si tratta di 15 calciatori oltre ai 2 turni inflitti a Strootman della Roma. Ecco chi sono: Davide Astori (Fiorentina), Fabio De Paoli (Chievo), Juraj Kucka (Milan), Sulley Muntari (Pescara), Antonio Rudiger (Roma), Andrea Conti (Atalanta), Lorenzo Crisetig (Crotone), Diego Falcinelli (Crotone), Remo Freuler (Atalanta), Massimo Gobbi (Chievo), Kalidou Koulibaly (Napoli), Diego Laxalt (Genoa), Jeison Murillo (Inter), Ilija Nestorovski (Palermo), Marco Parolo (Lazio).

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