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Per Bruno Souza altri 18 anni di carcere per l’omicidio della ex fidanzata

L’efferato assassinio risale al 2013 quando il portiere del Boa Esporte provò ad obbligare la ragazza ad abortire per poi strangolarla e farla a pezzi con l’aiuto di un ex poliziotto, un amico, un cugino e la stessa moglie di Souza. Una nuova sentenza ha ribadito che dovrà scontare per intero la pena.
A cura di Alessio Pediglieri
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Bruttissime notizie per Bruno Souza, portiere brasiliano che nel marzo 2013 fu condannato a 22 anni e tre mesi di prigione per l'omicidio dell'ex fidanzata Eliza Samudio. Per lui, infatti, si sono riaperte le porte del carcere dopo essere stato rimesso in libertà  in attesa di un nuovo giudizio. Che è arrivato e che non ha lasciato alternative all'estremo difensore del Boa Esporte: dovrà scontare per intero la pena e quindi rientrare in cella per i prossimi 18 anni.

Ritorno in carcere – Non sono bastati 4 anni di reclusione per far scontare la pena pesantissima nei confronti di Bruno Souza, accusato di avere ucciso la compagna, Eliza Samudio. Una fatto accaduto nel 2013 e per il quale l'estremo difensore del Boa Esporte, e in passato anche di Corinthians e Flamengo, era stato condannato ad una pena detentiva di 22 anni. Il portiere, però, dopo quattro anni di carcere era stato rimesso in libertà in attesa di un nuovo giudizio da parte di un comitato di cinque giudici. Che si sono espressi in questi giorni confermando la colpevolezza dell'imputato e condannando Bruno a scontare interamente la pena e a tornare in prigione. Il giocatore è già rientrato in carcere e dovrà scontare altri 18 anni di galera prima di tornare ad essere un uomo completamente libero.

L'efferato omicidio – Voci non ufficiali dal Brasile raccontano del delitto efferato del portiere, che conobbe la vittima durante una festa, in un'orgia durante la quale il giocatore avrebbe messo incinta la donna. A niente servirono le minacce di lui a farla abortire e così il portiere organizzò un omicidio con almeno otto complici. Tra questi, un ex poliziotto militare oltre che un amico, un cugino e la stessa moglie di Bruno. Eliza venne rapita e portata nella seconda casa del giocatore, strangolata e il corpo fatto a pezzi: le carni furono date in pasto al cane e le ossa fatte sparire dentro una colata di cemento.

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