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Pepe porta il Chievo in tribunale: “Avevo firmato il contratto ma non l’hanno depositato”

Il neocentrocampista del Pescara rivela i motivi della rottura con il Chievo e promette battaglia legale alla società del presidente Campedelli.
A cura di Marco Beltrami
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Simone Pepe è pronto per iniziare una nuova e suggestiva avventura professionale. Il Pescara di Massimo Oddo ha deciso di puntare sulle sue doti tecniche e soprattutto sulla sua esperienza che potrebbe rivelarsi molto utile in una squadra giovane che punta alla salvezza. L’esterno ex Juventus è reduce da un’estate travagliata con tanto di mancato accordo con il Chievo. I rapporti con l’ormai ex club sono davvero ai ferri corti con Pepe che ha intenzione di portare i gialloblu in tribunale.

In occasione di Sassuolo-Pescara infatti, l’esterno ha raccontato il suo addio al Chievo: contratto in scadenza nello scorso giugno, Pepe ha rivelato di aver firmato un rinnovo che però pare non sia stato depositato dal club del presidente Campedelli. Questo il racconto del calciatore ai microfoni di Sky: “Il Chievo? Stiamo procedendo tramite avvocati e vedremo cosa succederà. Avevamo un accordo, poi il 10 giugno mi hanno detto che non avevano depositato il contratto che avevo firmato”.

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Pepe non si spiega l’atteggiamento del Chievo, club con cui ha disputato una buona stagione dopo l’avventura vincente alla Juventus: “Il Chievo non mi ha detto che mi voleva mandare via. Del perché di questo voltafaccia non hanno saputo darmi una spiegazione, vedremo come evolverà la vicenda”. Il classe 1983 adesso potrà confrontarsi con una nuova esperienza professionale con la speranza magari di riprendersi anche una bella rivincita con la squadra che ha deciso di non puntare su di lui.

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