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Pelé ricoverato di nuovo in ospedale, la figlia: “Papà sta bene”

L’ex ‘perla nera’ del calcio brasiliano costretta a ulteriori accertamenti per un’infezione, conseguenza dell’intervento subito per la rimozione dei calcoli renali. Il bollettino medico: “E’ lucido, respira autonomamente, non ha bisogno di altre terapie di sostegno”.
A cura di Maurizio De Santis
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"E' lucido, respira autonomamente, senza necessità di vasodilatatori né di altre terapie di sostegno". E' il bollettino medico sulle condizioni di salute di Pelé, ricoverato da lunedì scorso per un'infezione alle vie urinarie. Parole rassicuranti rispetto alle voci dei giorni scorsi per il trasferimento dell'ex campione di calcio in un reparto specializzato, fatto che ave a destato grande preoccupazione e timore nell'opinione pubblica. La figlia dell'ex perla nera, Flavia Christina Kurtz Vieira de Carvalho, ha fornito notizie rassicuranti. "Mio padre sta benissimo, è la stampa che lo sta uccidendo. Sta reagendo bene, non è in crisi, non si trova in gravi condizioni. Non ha una sepsi, sta solo recuperando"Piccoli segnali di miglioramento ma la situazione resta delicata. A tarda ora italiana i media brasiliani ribattono l'ultimo report dello staff medico che tiene sotto controllo Pelè. "C'è un miglioramento del quadro clinico in seguito alle cure nel reparto di terapia intensiva. Il paziente è sottoposto temporaneamente a trattamento di supporto renale, senza altre terapie di sostegno".

Il messaggio attraverso il proprio account ufficiale di Twitter, Pelé ha voluto tranquillizzare tutti: "Mi trovo in una stanza dell'ospedale che mi garantisce maggiore privacy e possibilità di seguire meglio le cure. Sono contento e grato a tutti per l'affetto, grazie a Dio non si tratta di niente di grave". Poi ha aggiunto: "Non vedo l'ora di iniziare il nuovo anno in piena salute e dedicarmi ai viaggi e ai progetti in agenda".

Attesa per evoluzione del quadro clinico. Il primo trattamento antibiotico non avrebbe sortito gli effetti sperati di qui la necessità del trasferimento nell'Unità di terapia intensiva. Secondo i medici – come rivelato da SportTv – servirà aspettare le prossime 48 ore per capire come si evolvo situazione e condizioni fisiche dell'ex calciatore. In precedenza il bollettino medico diffuso dallo staff medico aveva lasciato col fiato sospeso il Brasile per Pelé. "Le condizioni di salute del paziente Edson Arantes do Nascimento sono instabili e per essere meglio monitorato è stato trasferito in una unità specializzata". La Perla Nera, o rey del calcio brasiliano e internazionale, l'uomo della mitica rovesciata nel film Fuga per la vittoria, desta apprensione in tutti i tifosi verde-oro e appassionati di calcio. L'ex stella della Seleçao era stata di nuovo ricoverata in ospedale, le sue condizioni fisiche hanno consigliato ulteriori accertamenti clinici a distanza di una decina di giorni dall'intervento subito per la rimozione di calcoli renali. Operazione che ha lasciato qualche effetto collaterale fastidioso.

Costretto a ulteriori accertamenti

Il dio del calcio sudamericano, il campione che ha scritto pagine indimenticabili con la maglia del Santos e della nazionale, è stato costretto a sottoporsi a ulteriori esami per un'infezione delle vie urinarie. Nulla di grave, a giudicare da quanto affermato in un primo momento dai medici che hanno prescritto all'ex calciatore una cura a base di antibiotici ma hanno preferito non pronunciarci sui tempi di recupero. "Il paziente Edson Arantes do Nascimento – si leggeva nella prima nota diffusa dall’Ospedale Israelita Albert Einstein – è stato ammesso per accertamenti e le sue condizioni al momento sono stabili. Seguiranno nuove informazioni". I media sudamericani hanno dato ampio risalto alla notizie: perché anche un ex ‘dio del calcio' in un letto d'ospedale, soprattutto per i brasiliani, è una sventura. Adesso le notizie sul peggioramento delle condizioni di salute dell'ex calciatore, da lasciare in apnea fino al prossimo bollettino medico nella speranza che possa dissolvere tutte i dubbi e le paure delle ultime ore.

La smentita sulla terapia intensiva

Un portavoce dell'ospedale però ha evidenziato che la situazione di Pelè merità una "sorveglianza maggiore", ma non si tratta di terapia intensiva. Queste le sue parole a "LaJornada": "Il paziente è stato trasferito in una stanza in cui è aumentata la sorveglianza, ma non l'ICU, è un provvedimento provvisorio".

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