Pelè contro Maradona: O’Rei degrada El pibe de oro
Continua la lotta fra titani, la guerra infinita tra i 2 calciatori più forti di tutti i tempi. Ogni volta che Pelè e Maradona si sono incrociati pubblicamente, ci son sempre stati tanti sorrisi, abbracci e dimostrazioni di affetto reciproche, ma è ormai da sempre risaputo di quanto in realtà sia forte l'incompatibilità tra i due fenomeni.
Appare anche sinceramente lampante un po’ d'invidia del brasiliano nei confronti dell'indimenticato numero 10 partenopeo, attualmente alla ribalta per la sua ottima cavalcata come allenatore dell'albiceleste ai Mondiali sudafricani. Sembra quasi che Pelè faccia di tutto per guadagnarsi a spese del "Diego" più famoso del mondo, quella popolarità che ormai sembra essere per lui in declino, al contrario di Maradona che rispondendo a Schweinsteiger, ha confermato come ora debba concentrarsi sull’Argentina. Intervistato dall TV brasiliana O'globo Pelè ha dichiarato: "Prima di affermare che Maradona è stato il più grande del mondo, bisognerebbe decidere se è stato il più grande giocatore argentino, perchè se ricordo bene c'è un certo Di Stefano che potrebbe aspirare anche lui ad essere il più grande degli argentini. Per essere davvero paragonato a Pelè , Dieguito avrebbe dovuto imparare a giocare di testa e di destro, cose che non ha mai saputo fare". Sembra un pò soffrire di delirio d'onnipotenza il verdeoro che alla domanda sul giocatore più simile a lui ha risposto: "Per le caratteristiche di gioco, è stato Zico. Ma è inutile cercare qualcuno che sia stato come me, come è inutile pensare ad un altro Beethoven, ad un altro Frank Sinatra, ad un altro Michelangelo. Di grandissimi giocatori ce ne sono stati tanti, Di Stefano, Beckenbauer, Bob Charlton, Eusebio, Sivori, Tostao, Garrincha…".
A fine intervista Pelè regala un succoso retroscena sulla finale dei mondiali del 1970, giocata contro l'Italia: "Nell'intervallo, io e Carlos Alberto siamo andati al bagno, e abbiamo trovato Gerson chiuso in una toilette che fumava una sigaretta. L'abbiamo quasi preso a botte – rivela ‘O Rei' – ma lui si è giustificato: sono così nervoso, è per calmarmi. Fatto sta, conclude Pelè, "che quando siamo tornati in campo proprio Gerson ha segnato".
Marco Beltrami