Pavel Nedved immortalato in una moneta punta su Schick, Krejci e Jankto
Quando sei un vero e proprio mito vivente non basta ricordartelo dicendo, invitandoti alle premiazioni o conferendoti particolari allori e premi. C'è bisogno di qualcosa di più che dimostri a memoria imperitura il tuo ruolo, la tua fama, la tua gloria. Come quella di Pavel Nedved indimenticato centrocampista della Repubblica Ceca, autentico idolo nazionale al quale è stato conferito l'onore più grande e di certo originale: una moneta d'oro e d'argento sulla quale è stato immortalato. Un pregio riservato ad altri pochissimi personaggi pubblici. L'attuale dirigente bianconero, ovviamente, ha accettato l'omaggio e ha approfittato per parlare dei suoi giovani connazionali che si stanno facendo largo in Serie A.
Mito nazionale – Pavel Nedved ha toccato l'apice della sua notirietà oggi quando è stato omaggiato dalla Repubblica Ceca con una moneta d'oro e d'argento. Sulla moneta è immortalato il suo volto, per ricordare a giovani e meno giovani che l'ex centrocampista di Juve Lazio e nazionale ceca è e resterà un vero e autentico mito sportivo del Paese. Una gemma che fa parte di una collezione più ampia, che comprende tutti i campioni della storia del Paese.
Carriera da Pallone d'Oro – La Furia Ceca, è stato, dal 2000 al 2006, capitano della Nazionale ceca, con la quale è stato vicecampione d'Europa nel 1996 ed è considerato uno dei migliori centrocampisti della sua generazione, nonché uno dei più forti giocatori cechi della storia. Nel 2003 si è aggiudicato il Pallone d'oro con i colori della Juventus, diventando il secondo ceco in assoluto a vincere questo premio, conferito dalla rivista francese France Football, nonché nominato "Calciatore dell'anno" dalla rivista britannica World Soccer. Il patria è un autentico mito essendo stato eletto miglior calciatore ceco del decennio (1993-2003) secondo la rivista ceca Mladá fronta DNES e Lidové noviny.
Giovani promesse – L'ex fuoriclasse e ora vice presidente bianconero, per l'occasione è stato intervistato a Jablonec ha parlato dei suoi giovani connazionali in serie A: "Krejci, Schick e Jankto si stanno facendo onore e possono ancora crescere per finire in grandi club, anche se il campionato italiano è difficile. Ma ha un pregio: ti fa maturare, anche tatticamente. Quando impari a giocare in Italia poi puoi giocare in tutto il mondo"