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Paura a White Hart Lane: Gomis collassa come Muamba

L’attaccante dello Swansea perde i sensi e crolla durante la gara di Premier col Tottenham. Quell’episodio ha portato alla memoria il caso di Muamba: il cuore del calciatore del Bolton smise di battere per 78′ proprio nello stadio degli Spurs. Restò vivo per miracolo. Il francese: “Tutto dovuto al forte stress causato dalla preoccupazione per le condizioni di salute di mio padre”.
A cura di Maurizio De Santis
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Sincope vasovagale. E' questa la causa del malore improvviso che ha colto Gomis durante la partita di campionato giocata a White Hart Lane. Il calciatore dello Swansea, qualche ora dopo la fine del match, ha postato sul proprio account ufficiale di Twitter un messaggio nel quale ha spiegato che la situazione di grande stress emotivo e preoccupazione per la salute di suo padre che vive in Francia è stato il fattore scatenante: calo della frequenza cardiaca e riduzione del flusso sanguigno al cervello portano a sveninemto e perdita dei sensi.

Paura e apprensione, la ricostruzione di quegli attimi. Gomis parla ed è cosciente ma quando i compagni di squadra e il pubblico l'hanno visto crollare come corpo morto hanno temuto il peggio. L'attaccante francese, ex Lione, ha subito un collasso durante il primo tempo della gara contro il Tottenham: caricato in barella, lo staff medico gli ha applicato al volto una mascherina per l'ossigeno e, per fortuna, s'è subito ripreso. "Gli era già successo – ha affermato il portavoce del club gallese – e con noi ha effettuato tutte le visite e i test cardiologici necessari. Gli daremo tutto l'aiuto di cui ha bisogno". Sull'impianto di White Hart Lane è calato il silenzio, tutti con lo sguardo fisso sul calciatore dello Swansea che non dava segni di vita. Per qualche attimo è sembrato di rivivere quanto accaduto a marzo del 2012: quarti di finale di FA Cup contro il Bolton, Fabrice Muamba – centrocampista del Bolton – viene colto da arresto cardiaco.

Il caso Muamba. Il giocatore di origine congolese è immediatamente soccorso ma il suo cuore cessa di battere per 78 minuti. Morto e risorto in poco più di un'ora. Tanto è durato il suo viaggio di andata e ritorno da qui all'eternità. Ad agosto di quell'anno Muamba annuncia il suo ritiro dal calcio, pochi mesi più tardi la decisione definitiva: lasciare il calcio per il prossimo attacco può essergli fatale.

Non è la prima volta che Gomis soffre di attacchi del genere. La causa – stando a quanto raccontato ai tempi della Ligue 1, è una sindrome vasovagale, quando s'acuisce è come se si spegnesse la luce. Già ai tempi del Lione era stato protagonista di episodi del genere, come più volte confermato in passato anche dal presidente dell'Olympique, Aulas, preoccupato per la salute del calciatore. Polso rallentato, abbassamento della pressione sanguigna e poi il buio: è successo nel 2004 e s'è ripetuto ciclicamente nel corso degli anni, anche durante gli allenamenti. Nel 2009 durante una seduta perse i sensi per circa un minuto e venne trasportato nello spogliatoio perché fosse rianimato. Si riprese subito e tornò in campo. "E' spaventoso assistere a queste cose – disse allora il massimo dirigente, Aulas -. Temo per la sua salute perché ha già subito altri attacchi". Eppure Gomis ha continuato a giocare, addirittura nei mesi scorsi era stato accostato all'Inter come possibile rinforzo di mercato.

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