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Parma nel caos, tecnico e calciatori in procura

Biabany al vetriolo contro Ghirardi su Twitter: “Ci vuole coraggio a parlare”. Intanto continuano i sequestri: oggi è stato il turno degli spogliatoi del Tardini.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Parma è ormai nel caos più totale: se il calcio italiano, da un lato, incassa soddisfazioni dalle competizioni europee con la Juventus capace di piegare il Borussia Dortmund negli ottavi di Champions League e le cinque squadre del Paese impegnate in Europa League capaci di vincere tutte e volare agli ottavi dell'altra competizione continentale, dall'altra parte in casa nostra i problemi continuano e non sono pochi. La situazione del Parma è paradossale: non si riesce più a trovare un modo per garantire, in ogni caso, la regolarità del campionato e sembra ormai avvicinarsi lo "spettro" del campionato a 19: insomma, i problemi sono tanti e non si trova un modo per garantire al campionato una credibilità che i bei risultati in Europa delle squadre italiane sembravano stessero regalando.

Dopo il rinvio del match contro l'Udinese di domenica scorsa, appare inevitabile che anche la trasferta di Marassi, sponda Genoa, verrà rinviata. Lo ha annunciato il capitano Alessandro Lucarelli quest'oggi: "A Genova non giocheremo, abbiamo chiesto il rinvio della gara". E con questa, sarebbero già due i match a cui il Parma rinuncerebbe: al quarto, scatterebbe l'esclusione automatica dal campioanto ed a quel punto non ci sarebbe più nulla da fare. Stamattina, pare, sarebbe stato trovato un accordo con un'azienda che produce articoli per la casa come nuovo sponsor della squadra emiliana: un accordo valido solo per la prossima domenica e che dunque permetterebbe, almeno dal punto di vista economico e logistico, la trasferta di Marassi. Trasferta che però a questo punto pare non sia destinata ad avere luogo.

E stamattina intanto si sono rivisti gli ufficiali giudiziari: questa volta è toccato agli spogliatoi della squadra, dai quali sono stati prelevati panchine, poltrone, armadietti e tutto il mobilio. Una sorte già capitata nei giorni scorsi ai pullmini, automobili ed attrezzature della palestra. Nel frattempo quattro tesserati della società emiliana sarebbero stati ascoltati dalla Procura di Parma come persone informate sui fatti. Secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe dell'allenatore Roberto Donadoni e dei giocatori Antonio Mirante, Alessandro Lucarelli e Massimo Gobbi.

Chi è tornato a farsi sentire è Jonathan Biabany: il calciatore è fermo da inizio stagione per un problema cardiaco che ne ha pregiudicato il passaggio al Milan, ma è rimasto comunque un punto di riferimento per tifosi ed addetti ai lavori. Proprio lui, quest'oggi, ha tuonato contro l'ex-patron Ghirardi che in un'intervista alla Gazzetta dello Sport aveva minacciato di portare in tribunale l'albanese Taçi, a lui subentrato alla guida del Parma prima dell'arrivo di Manenti. "Assurdo sentire certe interviste, mentre il Parma affonda. Ci vuole coraggio… anzi no, chi ha coraggio sistema sempre quello che combina", ha scritto su Twitter il calciatore francese originario di Guadalupa. La sensazione è che in casa Parma, ormai, stiano volando gli stracci e che la situazione sia davvero lontana dall'essere risolta.

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