Parma, Manenti non paga le multe dell’auto e rimane a piedi

E' arrivato in città, ha fatto il suo silenzioso "show" ed è sparito nuovamente. Come? Grazie al "passaggio" di una pattuglia della Polizia che, tempestivamente, lo ha tolto dalle mani dei tifosi gialloblu infuriati. Il viaggio sotto scorta, ma più che altro il viaggio con conducente, da oggi in poi dovrà diventare un abitudine per Giampiero Manenti…a meno che non deciderà di muoversi in treno e con i mezzi pubblici. Ieri pomeriggio, dopo l'incontro con il sindaco Federico Pizzarotti, il nuovo proprietario del Parma è stato fermato dalla Polizia Stradale mentre circolava con la sua Citroen C3 nel territorio emiliano. Un controllo che ha portato alla luce l'ennesimo "inconveniente" di natura economica di Manenti. Il veicolo, infatti, era gravato da fermo amministrativo e, dopo aver provveduto alla contestazione delle sanzioni previste dalla legge, gli agenti gli hanno rilasciato l'autorizzazione per raggiungere la sua zona di residenza e tornare a casa. Come riportato da "Repubblica", il fermo sarebbe stato ordinato a causa di diverse multe non pagate dall'imprenditore lombardo: vecchie sanzioni per un ammontare di ben 1900 euro.

Sì, ma i soldi? – Dopo l'incontro negativo con il primo cittadino, le parole pesanti dello stesso sindaco ed il rischio che venisse linciato nel centro della città ducale, Giampietro Manenti ha aspettato 24 ore prima di rispondere a Federico Pizzarotti: "Quello che dice il sindaco non m'importa, non sono in campagna elettorale – ha dichiarato alla redazione di Teleducato – Io non ho interessi politici da salvaguardare e vi confermo che i soldi arriveranno entro i primi giorni della prossima settimana". Poche ore prima, Pizzarotti aveva rincarato la dose in un'intervista a Sky: "Da quello che sappiamo – ha dichiarato il primo cittadino – Manenti in Italia non ha nemmeno un euro. Ci sarà molto da indagare, perché il mondo del calcio italiano non si può permettere riciclaggi eventuali. Manenti è una persona sfuggente, che si è rimangiata più volte la parola detta. Siamo stati presi in giro".