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Parma, Lucarelli: “Deluso da molti ex compagni, il loro egoismo non me lo aspettavo”

Il capitano gialloblu, a pochi giorni dall’ultima partita di Serie A del Parma, commenta la scelta di alcuni suoi ex compagni: “Sono deluso da chi non ha accettato la riduzione dei propri compensi, per dare un futuro al club”.
A cura di Alberto Pucci
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Ancora pochi giorni e poi si conoscerà il futuro del club ducale. Almeno questo è quello che spera la tifoseria e la squadra, capitanata da Alessandro Lucarelli: anima orgogliosa di un club colpito dalla gestione Ghirardi e umiliato dal passaggio in città di Manenti. Rimaste deserte le prime quattro convocazioni per l'asta della società gialloblu, nelle prossime ore ci sarà l'ultima chiamata per poter acquistare il Parma Calcio. Come evidenziato dalla Gazzetta di Parma, gli eventuali acquirenti dovranno far pervenire entro giovedì le loro offerte (si parte da una base d'asta di poco più di 6 milioni di euro). In caso di mancanza di offerte, il giudice fallimentare deciderà se abbassare ulteriormente la quota d’acquisto oppure autorizzare i curatori a trattative private. Tutta Parma spera che questo incubo possa terminare a breve…specialmente Alessandro Lucarelli, ancora disgustato dal comportamento di alcuni suoi ex compagni: "Sono molto deluso da loro, perché conoscono la situazione e sanno quanto abbiamo sofferto – spiega il difensore – Il loro egoismo non me lo aspettavo. E' ingiusto che, in caso di acquisto della società, chiedano il 100% dei loro emolumenti quando tutti noi ci siano decurtati del 75%. Tutto questo è irrispettoso".

Difensore, ma anche attaccante all'occorrenza, Alessandro Lucarelli si è guadagnato la stima e il rispetto di tutta la tifoseria dimostrando attaccamento alla maglia e un pazienza infinita, nei confronti di chi ha voluto speculare sui guai della società ducale: "In base alle nostre decisioni, ci sono persone che potranno mantenere o meno il posto di lavoro – rincara la dose Lucarelli – La richiesta degli ex compagni e la loro chiusura totale, penso non sia umanamente e moralmente comprensibile. Non so con quale coscienza fanno questa scelta. Alcuni di loro li abbiamo chiamati, ma ci hanno detto di rivolgerci ai loro avvocati. Altri non hanno neppure risposto a telefonate e sms. Il lavoro dei curatori, davanti a un muro del genere, non sarà certo semplice. Mi dispiace, l'egoismo non la deve fare da padrone. Noi abbiamo dato un segnale per dare un futuro al Parma e ai suoi dipendenti".

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