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Parma: ecco chi è José Mauri, il giustiziere della Juventus

Cresciuto nelle giovanili del Parma, l’italo-argentino è ora sulla bocca di tutti gli scout dei maggiori club europei. Dopo il gol con il quale ha battuto i bianconeri, Milan e Juventus se lo contendono.
A cura di Alberto Pucci
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La sua valutazione è destinata a salire ma, complice il fallimento del Parma, lascerà i gialloblu da svincolato senza portare un euro nelle casse del club ducale. Suggestiva la storia di questo diciannovenne. Nato nel 1996 a Realicó nella Pampa argentina a quasi 600 km da Buenos Aires, José Mauri arriva in Italia nel 2010 grazie alla lungimiranza di Antonello Preiti, allora direttore sportivo del Parma, che riesce a portarlo in Emilia strappandolo alla concorrenza. Grazie a parenti italiani, ottiene il doppio passaporto e inizia la trafila nelle giovanili della società gialloblu. Riesce a mettersi in luce subito e ad essere aggregato alla prima squadra, con la quale fa il debutto a soli diciassette anni in Parma-Udinese del gennaio 2014, grazie alla scelta di Roberto Donadoni che decide di mandarlo in campo al posto di Marchionni. Punto fermo della nazionale Under 17 e già nel giro di quella Under 21 di Di Biagio, Mauri è seguito da molti club europei e italiani: tutti pronti a fiondarsi sul giocatore per cercare di prenderlo senza spendere un euro. Tra le società interessate anche il Milan e la Juventus, con Galliani e Marotta che pare abbiano già contattato l'agente del giovane centrocampista.

La dedica speciale – Dotato di personalità, capacità di inserimento in zona offensiva, piedi "educati" e di una buona capacità di far girare il pallone, José Mauri sta pian piano bruciando le tappe e potrebbe anche (in un prossimo futuro) mettersi a disposizione di Antonio Conte. La partita contro la Juventus e, soprattutto, il suo splendido gol se lo ricorderà a lungo: "Questo è il secondo più bel giorno della mia vita, il primo è stato il 10 marzo 2010 quando arrivai qui – ha dichiarato dopo il match con i bianconeri, ai microfoni di Sky Sport – Faccio fatica a crederci, anche perché il mio gol entrerà nella storia. Quando ho visto la palla in rete, non ci ho capito più niente. Il mister mi dice sempre di crederci e quando mi spingo in attacco, so che posso anche segnare. Oggi mi sono tolto una bella soddisfazione davanti ai miei tifosi, ringrazio Dio che mi dà questa forza e dedico il gol a mia nonna che mi guarda da lassù".

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