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Paolo Garimberti: “Nessun favoritismo per la Juventus. Vogliamo rispetto”

Il presidente del Juventus Museum ha puntato il dito contro i soliti detrattori dei bianconeri che giustificano le vittorie di oggi rivangando pregiudizi e favoritismi legati al passato.
A cura di Adriana De Maio
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"Ladri", è più o meno così che vengono tacciati i bianconeri dai fan di fede avversa. Una parola ricorrente, frutto di pregiudizi ormai radicati nell'immaginario comune del tifoso anti-Juve medio. Quest'oggi, dalla società bianconera è arrivato un nuovo e perentorio "basta!". Paolo Garimberti, presidente del Juventus Museum e membro del cda bianconero, si è scagliato contro i detrattori della squadra Campione d'Italia ha fortemente stigmatizzato i facili pregiudizi nei quali la Juve è spesso risucchiata: "Non vogliamo essere oggetto di pregiudizi per un passato che spesso viene ricordato in maniera scomposta per spiegare un presente vincente".

L'appello di Garimberti – Le "colpe" del passato non devono oscurare le vittorie di oggi. Il presidente del J Museum (intervento a margine della presentazione di una partnership tra il museo bianconero, la Reggia di Venaria e il Museo Nazionale del Cinema di Torino) afferma che i bianconeri sono stufi di essere continuamente infangati o accusati di favoritismi arbitrali a causa di errori trapassati.

Sarà sempre così: quando la Juve vince, fatalmente qualcuno tira fuori i soliti sospetti. Purtroppo è un classico della storia del nostro calcio. Non accettiamo più certi sorrisetti, certe illazioni che escono da un bagaglio ormai vecchio e polveroso. Anche l'Inter di una volta, che vinceva a mani basse, era sospettata di favoritismi arbitrali. E' sempre stato così. Penso ai grandi arbitri del passato, come Lo Bello e Casarin: pure loro sbagliavano, soltanto che allora non c'era la moviola".

Una realtà fatta di sospetti – Il passato è troppo ingombrante per poter essere accantonato ma, secondo Garimberti, troppo spesso si esagera ed anche in vittorie schiaccianti come quella di Pescara si cercano favoritismi: "Dopo una partita vinta 6-1 c'è comunque qualcuno che preferisce sottolineare un rigore non dato al nostro avversario". Il presidente del Museo storico della Juve ha, poi, concluso il suo intervento con una piccola chiosa dedicata a Zdenek Zeman:

Lui sulla panchina della Juve? Francamente non è una questione a cui intendo rispondere. Conte va benissimo, però devo riconoscere a Zeman qualcosa di straordinario: quando perde, non è mai colpa sua"

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