Pallone e manette: il calcio scommesse travolge la Serie A
"Last Bet 2.0" – Dopo che il tribunale nazionale di arbitrato sportivo, aveva confermato i sei punti di penalizzazione dell'Atalanta, la squadra di Colantuono è apparsa nuovamente sulle prime pagine per l'ordine di custodia cautelare sanzionata ad un proprio giocatore. La notizia che, ovviamente, ha fatto rumore è arrivata nella notte, quando i giocatori nerazzurri stavano rientrando dalla sconfitta di Cagliari. Lo tsunami calcistico, dovuto all'inchiesta sul calcio scommesse, denominata "last Bet", e alle indagini delle procure di Cremona, Napoli e Bari, ha portato all'arresto di Andrea Masiello, ex difensore del Bari ora in forza all'Atalanta, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.
Non toccate la Dea – Chiariamolo subito: la società lombarda non c'entra nulla in questa vicenda ed aveva già pagato pesantemente, a causa dalla famosa e controversa "responsabilità oggettiva" dopo le vicende che coinvolsero Cristiano Doni. Andrea Masiello, è l'ennesimo nome illustre del mondo del "football", a finire in carcere dopo quelli dell'ex capitano nerazzurro, Beppe Signori, Luigi Sartor e di altri giocatori di serie B e Lega Pro.
Altre gare truccate ? – Gli inquirenti avrebbero poi messo gli occhi (e le orecchie, dato che ci sarebbero molte intercettazioni telefoniche ed ambientali) sul altri match del Bari: quello con il Palermo, con il Bologna, Bari-Chievo e Bari-Sampdoria. Ci sarebbero sospetti anche su Udinese-Bari, ultima gara di campionato del Maggio 2010 per la quale si parlerebbe anche di un coinvolgimento di Leonardo Bonucci, a quel tempo difensore del Bari. In merito a queste partite, la procura ha iscritto nel registro degli indagati diversi giocatori, tra i quali: Daniele Portanova (difensore del Bologna), Alessandro Parisi (difensore del Torino), Simone Bentivoglio (Samp), Marco Rossi (Cesena), Abdelkader Ghezzal (Cesena), Marco Esposito, Antonio Bellavista e Nicola Belmonte (Siena).
L'aquila vola bassa – Nei giorni scorsi il terremoto aveva colpito anche la Capitale, dove da Cremona, dopo le confessioni del "pentito" Gervasoni, erano arrivate ulteriori conferme relative al coinvolgimento della Lazio e del Genoa per le partite Lecce-Lazio e Genoa-Lazio, giocate nel campionato 2010-2011, per le quali tra il 12 e il 13 aprile saranno ascoltati dalla procura federale Dainelli e Milanetto del Genoa, insieme a Mauri e Brocchi della Lazio. In questa che è stata definita la seconda tranche dell'inchiesta, il procuratore federale Stefano Palazzi, alla fine degli interrogatori (domani e dopo è la volta, tra gli altri, di Pellissier, Luciano, Parisi e Bentivoglio) durati una ventina di giorni, con più di settanta interrogati, prenderà le sue decisioni e comunicherà, ipoteticamente verso fine Aprile, decisioni ed eventuali deferimenti che sconvolgeranno ancora una volta il mondo del calcio.
Le reazioni – In attesa delle decisioni di Palazzi e di ciò che potrà venir fuori dagli interrogatori, sono arrivate le prime dichiarazioni ufficiali. Pierpaolo Marino, direttore tecnico dell'Atalanta, ha precisato: "L’Atalanta è stata danneggiata e già da tempo aveva autosospeso Andrea Masiello". Per il direttore sportivo del Bari, Guido Angelozzi, la vicenda è: "un colpo al cuore, per la società pugliese". Duro anche Giancarlo Abete, presidente FIGC, che chiede processi rapidi e tolleranza zero. Durissimo, infine, Michel Platini: "Ora, squalifiche a vita!"