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Palermo, Rigoni attacca Zamparini: “Io anziano? Porti rispetto”

Post al vetriolo del centrocampista rosanero su Instagram dopo le parole di Zamparini all’indomani del match perso contro la Juventus.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Acque agitate in casa Palermo, dove l'ultimo problema pare essere la scarsa armonia nello spogliatoio. Stavolta però a scatenare l'ira di uno dei calciatori del Palermo è stata un'uscita infelice di Maurizio Zamparini, il vulcanico presidente della società rosanera. Intervistato da Radio Anch'io, in onda su RadioUno, Zamparini aveva infatti analizzato così la sconfitta della sua squadra contro la Juventus, travolta con un netto 0-3 al Barbera: "Difficile fare i miracoli quando in campo vanno 350 milioni di fatturato contro 60, ma il Palermo non è soltanto una squadra di giovani. Abbiamo ragazzi di valore ma anche anziani in panchina come Rigoni e Maresca".

Apriti cielo: quella parola, "anziani" rivolta ad Enzo Maresca (classe 1980) ma soprattutto a Luca Rigoni (classe 1984, trent'anni da compiere la settimana prossima) non è stata digerita dal centrocampista di Schio, che ha tuonato poi su Instagram. "Prendermi dell'anziano a 30 anni mi mancava.. Bel risveglio stamattina.. Oltre alla febbre anche queste dichiarazioni..", il commento del calciatore, che ha poi postato anche il disegno di un vecchietto a passeggio col bastone.

Immediata la solidarietà di molti tifosi del Palermo, molti dei quali critici verso l'operato di Zamparini, ma non è mancato chi invece ha preso le difese della società. Rigoni però non si è tirato indietro, ed ha cercato comunque il dialogo. E a chi diceva che la frase di Zamparini si riferisse a calciatori d'esperienza, Rigoni ha replicato: "C'è modo e modo, al sottoscritto qualcuno deve portare rispetto, come faccio io". Adesso però si "teme" la reazione del massimo dirigente, uno che di certo non le manda a dire. La squadra non sta convincendo, ed il primo a pagare è stato Iachini, esonerato poco tempo fa. Inevitabile, insomma, pensare che all'interno dello spogliatoio siano tutte rose e fuori. Evidentemente tali da generare malumori e malintesi anche solo per un semplice aggettivo, seppur oggettivamente infelice per un calciatore che non ha ancora neanche compiuto trent'anni.

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