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Palermo, Guardia di finanza nella sede del club: perquisiti uffici e casa di Zamparini

La Guardia di Finanza ha fatto visita stamattina nella sede del Palermo per effettuare una serie di perquisizioni. Il tutto è legato ad un’inchiesta in cui si ipotizzano i reati di falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio.
A cura di Marco Beltrami
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Brutta sorpresa questa mattina per Maurizio Zamparini. La Guardia di Finanza ha fatto visita stamattina nella sede del Palermo per effettuare una serie di perquisizioni. Il tutto è legato ad un'inchiesta in cui si ipotizzano i reati di falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. Secondo quanto si apprende, le perquisizioni hanno riguardato anche gli uffici del Gruppo Zamparini e l'abitazione del presidente della formazione del capoluogo siciliano.

Guardia di finanza nella sede del Palermo

Circa 10 militari della guardia di finanza, in abiti civili, si sono presentati in mattinata allo stadio Renzo Barbera, che ospita anche la sede sociale del club. Qui hanno acquisito documenti e atti, sotto gli occhi di diversi dipendenti del Palermo calcio che hanno seguito l'operazione in corso. I debiti del Palermo, per ammissione dello stesso Zamparini si aggirano su una cifra di circa 40 milioni di euro: "Una decina di questi milioni di debiti sono con Unicredit e Banca Nuova, una ventina con i procuratori e circa 6-7 milioni di contenzioso con l'Agenzia delle entrate". Se una parte del debito, come evidenziato da Gazzetta.it è stata rateizzata, con i rosanero che ne hanno saldato la metà, sulla restante non ci sono accordi. Nei mesi scorsi Riscossione Sicilia aveva pignorato 200mila euro nei confronti del Palermo, per vecchi debiti relativi alla gestione precedente. A tal proposito Zamparini aveva aperto un contenzioso.  L'inchiesta potrebbe riguardare anche la recente vicenda della trattativa per la cessione del club con Baccaglini conclusasi con un nulla di fatto, che ha scatenato le ire dei tifosi siciliani. Questi ultimi infatti hanno contestato l'operato di Zamparini sopratutto dopo l'ultima deludente stagione culminata nella retrocessione in Serie B

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Il patron tuona: "Vogliono farmi fuori per non aver ceduto"

Il presidente letteralmente infuriato ha affidato la sua reazione ai microfoni di ForzaPalermo.it: "Ho la Guardia di Finanza in tutte le mie case e nella sede del Palermo, perché non ho ceduto la società a Baccaglini. Siccome sembra che venerdì scorso un Pm abbia detto che se io non avessi venduto il Palermo a Baccaglini mi avrebbe arrestato, probabilmente il motivo è questo". E sulle accuse di falso in bilancio: "Ma per l'amor di Dio, non c'è assolutamente nulla, sono anni che sono a Palermo ed è tutto sotto controllo. Sono molto arrabbiato, questo è un atto gravissimo. Tutte invenzioni. Ho incaricato il mio avvocato di verificare quali sono le ipotesi di reato. Di solito la procura manda la Finanza a vedere i bilanci, poi si manda a vedere i reati. Ho incaricato i miei avvocati a fare una controperizia perche' siamo a posto con tutto. Sulla stampa pubblicheremo tutte le risposte". E a Tmr ecco il chiarimento sulle sue parole: "Non e' vero che non me ne frega niente del Palermo . Ho detto che con questa operazione qui mi sento bloccato nell'operatività del mercato, vedi che delinquenti che sono, che effetto puo' avere fuori. Vogliono fare fallire la società veramente. Ripartire da zero come hanno scritto alcuni. In queste condizioni voi palermitani la squadra ve la scordate quest'estate".

Zamparini e l'offerta di Baccaglini

Nella giornata di ieri attraverso un comunicato, lo stesso Zamparini ha spiegato i motivi legati al mancato closing con Baccaglini, puntando il dito sull'offerta troppo bassa: "Date le informazioni non veritiere apparse sugli Organi d’Informazione in merito alla cifra a me offerta per l'acquisto del 100% delle azioni del Palermo Calcio, informo quanto segue. La cifra offerta è stata di 20 milioni di  euro, pagabili: quanto a  5.000.000 €  al passaggio di proprietà; rogito da farsi il 30/7/17 con il completo passaggio dei poteri societari a Baccaglini/Integritas Capital; quanto a  5.000.000 € al 30/7/18; quanto a 5.000.000 € al 30/7/19;  quanto a  5.000.000€  al 30/7/20. L'offerta è depositata presso lo studio legale Pantaleone di Palermo". 

La mancanza di garanzie degli acquirenti

Inoltre al contrario di quanto avvenuto per il Milan, Zamparini ha lamentato la mancanza di garanzie per gli investimenti futuri dei possibili acquirenti: "Nella offerta non c'è alcuna notizia sull’ammontare dei capitali da investire nel club ( per campagna acquisti e rafforzamento) né su quelli promessi sul contratto originale del 24/2/17 per la costruzione di stadio ed impianti sportivi. Questi ultimi dati erano essenziali per la accettazione di qualsiasi offerta, poiché essenziali per il futuro della Società. Il rifiuto è dovuto principalmente alla mancanza di queste sicurezze per lo sviluppo futuro di un grande club. Berlusconi, ad esempio, ha chiesto ed ottenuto dai cinesi assicurazioni sugli investimenti del Milan. Ho fornito queste informazioni per i nostri tifosi e per la città di Palermo:  io non sono un eroe né una persona di basso profilo. Io sono un uomo con molti valori, primo tra tutti l’onestà, e tutta la mia vita ne è testimone".

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