Osvaldo ‘rock’: “In Nazionale fumavo con Buffon e il ct”
Una vita ‘rock' dentro e fuori dal campo. Pablo Osvaldo ha lasciato il calcio nello scorso mese di settembre quando decise di appendere le scarpette al chiodo per cambiare vita. Quella del calciatore lo aveva saturato, servivano stimoli diversi che sul rettangolo verde non riusciva a trovare. La Roma, la Juventus, l'Inter poi l'addio all'Italia e il ritorno in Argentina al Boca Juniors fino allo stop alla carriera di bomber per seguire la propria passione per la musica, adesso con la sua band incide dischi e va in giro per concerti.
Spirito ribelle, impossibile ingabbiarlo negli schemi. Dopo una gara di Copa Libertadores contro il Nacional venne sorpreso a fumare una sigaretta davanti ai compagni di squadra. Quell'episodio fu la classica goccia che fece traboccare il vaso, la frattura con lo staff tecnico diventò insanabile e per Osvaldo la rescissione del contratto con gli Xeneizes fu la porta d'uscita (o d'ingresso) verso una nuova vita.
Qualcosa del suo recente passato, però, gli è rimasto. Di aneddoti ne avrebbe tanti da raccontare, a Fox Sports Radio ne rivela qualcuno quando vestiva ancora la maglia Azzurra della selezione italiana. Allora, a giudicare dalle sue parole, pochi tiri a una sigaretta non erano giudicati così scandalosi come accaduto al Boca. "In Nazionale fumavo insieme a Buffon e al commissario tecnico".
Cosa c'è di male? Nulla, non era un problema nemmeno per il commissario tecnico di allora che – in base alla ricostruzione fatta – sarebbe Cesare Prandelli. Fu lui a convocare l'attaccante come oriundo, chiudendo un occhio sul vizio del calciatore. Perché, in fondo, non è mica da questi particolari che giudichi un giocatore. A Osvaldo, però, la maglia di una squadra ormai andava stretta, per il suo animo rock'n'roll aveva bisogno di altro look e altre atmosfere.