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Olanda-Messico 2-1, Robben confessa: “Non era rigore, mi sono tuffato” (foto)

Robben confessa d’aver provato a ingannare l’arbitro nel primo tempo. I messicani, infuriati, contestano anche l’episodio che s’è rivelato decisivo. In Rete si scatena l’ironia sui ‘tuffi dell’olandese volante’.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Messico è deluso, ha un diavolo per capello. Sconfitta su rigore ed eliminazione maturate nel finale, dopo aver a lungo accarezzato il sogno di centrare la qualificazione ai quarti a discapito dell'Olanda. Prima una mazzata di Sneijder (tiro al volo da fuori area) che nemmeno Ochoa può respingere questa volta, poi il penalty segnato da Huntelaar e concesso per atterramento di Robben. L'olandese volante… atterra in piena area e per l'arbitro Proença non c'è dubbio, massima punizione dal dischetto tra le proteste accese della Tricolor perché quel fallo – dicono – è inesistente. E il sospetto che Arjen – il calciatore più veloce al mondo per la Fifa – abbia vestito i panni dell'olandese volante c'è perché con molta onestà nell'intervista rilasciata al Telegraaf ha ammesso di averci provato nel primo tempo con una furbata. "Piscinero", lo hanno ribattezzato i messicani… "Mi sono tuffato – racconta al giornale olandese -. Posso solo chiedere scusa, mi spiace davvero e una cosa che avrei dovuto fare. E' stato un gesto inqualificabile". Pentito? Sì, ma fino a un certo punto perché l'attaccante degli arancioni e del Bayern Monaco trova subito la scappatoia per giustificare quell'azione galeotta e racconta: "C'era anche un altro rigore sempre per fallo su di me non dato. Due falli evidenti… e sarebbe stato giusto concedere il rigore". 

L'ironia della Rete. Ballerino oppure a bordo piscina, impavido ‘tuffatore' dalle grandi altezze che fa bungee jumping lanciandosi dalla statua del Cristo Redentore in Brasile: l'ironia della Rete s'è scatenata su Robben che ha simulato il fallo da rigore che ha consegnato a Huntelaar la palla del match nel finale.

A battere il tiro dal dischetto è stato Huntelaar (ex attaccante del Milan e protagonista negli ultimi anni con la maglia dello Schalke 04). Van Gaal aveva gettato nella mischia per recuperare un match compromesso. "Ho lasciato che battesse lui perché ero convinto che avrebbe fatto gol. Anche se quando non c'è van Persie il primo rigorista sono io sapevo che potevo fidarmi di Klaas perché è un calciatore di caratura internazionale Klaas sul rigore era molto sicuro, – ha spiegato l'esterno offensivo – mi ha detto che avrebbe segnato. Normalmente io sono il primo a tirare quando non c'è van Persie, che era uscito. Ma Klaas è un giocatore di talento mondiale, avevo fiducia in lui".

 

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