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Numeri di maglia: Meggiorini con il 69 di Hayden, a De Rossi la 16 di Roy Keane

Dall’omaggio all’amico Nicky Hayden da parte della punta del Chievo, alla tanto contesa numero 19 tra Kessie e Bonucci. Il significato dei numeri di maglia scelti dai diversi protagonisti della nostra Serie A, compreso l’ambo azzurro col 17 di Hamsik e il 24 di Insigne.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Con l’inizio della nuova stagione in Serie A, sono tante le squadre che si stanno rifacendo il look, sia dal punto di vista del calciomercato, ma anche per quello che riguarda le nuove maglie e la scelta dei numeri dei calciatori. Tanti infatti, anche per questo campionato, confermeranno o cambieranno la cifra che comparirà per tutto l’anno sulle loro spalle.

Fra riti, superstizioni, ricordi e omaggi, ecco quali sono i cinque numeri di maglia più curiosi per il significato che si cela dietro a questa scelta. Fra questi, ecco rivelato anche il “caso” della famosa numero 19 del Milan contesa quest’anno sia dell’ex atalantino Kessie, che dal neo capitano rossonero Bonucci che alla fine ha avuto la maglia e la indosserà anche per questa stagione.

Datemi la numero 19

La presunta querelle fra Kessie e Bonucci per aggiudicarsi la maglia numero 19 del Milan, è stata poi risolta dalla resa del calciatore ivoriano che alla fine l’ha ceduta al’ex juventino non con pochi rimpianti. L’ex atalantino infatti è particolarmente legato al 19: è il giorno del suo compleanno, che cade il 19 dicembre 1996, è la data in cui arrivò in Italia, ed è anche il giorno in cui morì il suo papà che omaggia sempre dopo un gol mettendosi sull’attenti ricordando il suo passato da soldato.

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Un numero che ha indossato anche la scorsa stagione con la maglia neroazzurra. Kessie però ha rinunciato di sua spontanea volontà anche grazie a un colloquio con sua madre, che lo avrebbe convinto a concentrarsi sulla sua carriera, piuttosto che pensare ai numeri. La scelta del 79 è dovuta solo alla grafica: è il numero più simile al 19.  Bonucci ha apprezzato molto il gesto, tanto da sottolinearlo durante la sua conferenza stampa di presentazione. Per lui invece il discorso della 19 sarebbe più legato ad una questione legata alla numerologia che per la data di nascita di sua moglie Martina.

Nicky sempre nel cuore

E’ stata la notizia che ha sconvolto il mondo dei motori. La morte di Hayden fa ancora male a tutti i tifosi e ai familiari dell’ex campione di MotoGP, ma anche  all’attaccante del Chievo Verona Riccardo Meggiorini. Inizialmente tutti erano incuriositi dalla scelta del suo numero di maglia, la 69 (il numero che era sulla moto dell’ex pilota). Ma invece il  motivo di questa scelta che porta avanti da anni, in tutte le squadre con cui ha giocato, è un’altra. "Conosco Nicky Hayden, tifo per lui, per questo ho scelto il 69 e tutti gli anni gli regalo la mia maglia.

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I due si sentivano spesso e quel numero sulla schiena è per sentirlo virtualmente vicino tra campo e pista. Insieme avevano in comune anche la passione per il ciclismo. La tragedia dell' ex pilota di MotoGP ha scosso Meggiorini che il numero 69 se l’è persino tatuato sempre in onore di Hayden. "Faccio fatica a parlare – disse l'attaccante del Chievo -, anche a dedicargli un pensiero, perché questa tragedia mi ha colpito troppo”. Meggiorini raccontò che per 8 anni è sempre andato a vedere Hayden al Mugello, il pilota americano lo riconosceva e non perdeva occasione per scambiare due parole.

Hamsik e Insigne, 17 e 24: ambo azzurro

Domani compirà 30 anni, l’età della maturità e del raggiungimento totale di un livello d’esperienza altissimo che lo pone nelle parti alti della classifica dei centrocampisti più forti in Europa. Marek Hamsik, capitano del Napoli, indossa la 17 da quando è entrato a far parte della squadra azzurra. “Marekiaro” spiegò che la scelta di quel numero non ha un significato particolare, ma semplicemente è frutto della presenza del numero 7 diverse volte nella sua data di nascita: 27.07.1987.

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In più, il leader della squadra di Sarri, sottolineò come, a differenza della città partenopea, in Slovacchia ad essere considerato sfortunato è il numero 13, non il 17. Un altro napoletano che invece ha mantenuto per anni lo stesso numero di maglia è Lorenzo Insigne. “Lorenzinho” indossa infatti la numero 24 da sempre. La scelta? Per amore. "Il 24 è il giorno in cui è nata mia moglie, mi sta portando fortuna e lo porto per continuare a fare bene".

La 16 del nuovo capitano della Roma

“Capitan futuro” ce l’ha fatta: quella fascia ora è sua. Daniele De Rossi, dopo l’addio al calcio di Francesco Totti, è diventato di fatto il nuovo capitano della squadra giallorossa. Uno dei centrocampisti più forti in Italia e in Europa che ha sempre mostrato un grande attaccamento alla maglia della sua città onorandola in ogni partita.

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Oltre al suo profondo legame sentimentale alla sua squadra del cuore, “Danielino” è sempre stato fedele alla sua numero 16. Ma perchè? De Rossi tempo fa raccontò di sognare la maglia numero 5 di Falcao, ma non gli permisero di prenderla perché c'erano delle gerarchie all’interno del club e della squadra. Ma il caso volle che quell'estate nacque sua figlia il 16 luglio e così in suo onore prese proprio il 16, che fu anche di Roy Keane, un altro dei suoi più grandi idoli.

Pellissier col 31, numero amuleto

Una bandiera, un idolo, un pilastro della squadra veronese, sempre fedele ai colori gialloblù. Lui è Sergio Pellissier, punto di riferimento in squadra del tecnico Maran e vero jolly d’attacco del club di Campedelli. Sulle sue spalle, da diverse stagioni ormai, vediamo sempre il numero 31. Una scelta “obbligata”, ma che alla fine ha portato i suoi frutti. Il 31 gli ha sempre portato bene, anche se non aveva un grande significato all’inizio.

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Pellissier inizialmente voleva avere un numero da attaccante, come accadeva in serie C, ma davanti a lui c’erano fior di campioni. Decise così per il 21, ma nel frattempo al Chievo era arrivato Oliver Bierhoff. Lui chiese al bomber valdostano di tenersi il 21 perchè con quel numero aveva realizzato una doppietta in finale a Londra ed aveva vinto con la Germania il Campionato Europeo. A quel punto Pellissier fu costretto a scegliere il 31 che però coincideva con il compleanno della moglie. Prese due piccioni con una fava.

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