151 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Notizia shock dal Brasile: Adriano denunciato per traffico di droga

Gravissimi i capi d’imputazione elevati nei suoi confronti dal pubblico ministero dello Stato di Rio de Janeiro. L’ex imperatore rischia dai 15 ai 25 anni di carcere.
A cura di Maurizio De Santis
151 CONDIVISIONI
Immagine

Adriano rischia di finire di nuovo nei guai. E questa volta non si tratta di guida in stato d'ebbrezza e nemmeno di una gazzarra in discoteca. Non è questione che si possa risolvere con una multa, tante scuse e un sorriso alla sua maniera. No, perché le accuse nei confronti dell'ex imperatore di Brasile, Inter, Parma, Fiorentina e Roma sono gravissime. Gli piombano addosso come un macigno proprio quando s'appresta a firmare il contratto con i francesi del Le Havre (squadra di seconda divisione) per tornare in campo, al calcio giocato che gli manca come il pane. Il pubblico ministero dello Stato di Rio de Janeiro avrebbe spiccato contro di lui una denuncia per traffico di droga, associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. A diffondere la notizia sono i media sudamericani (da Espn a Uol) che danno ampio risalto anche ai rischi che corre l'ex calciatore della Seleçao: qualora i capi d'imputazione dovessero rivelarsi effettivi, qualora si trovassero riscontri allora Adriano potrebbe finire in cella dai 15 ai 25 anni in caso di condanna definitiva. 

Il filone d'inchiesta per il presunto coinvolgimento del calciatore. Le indagini svolte dagli inquirenti – sempre secondo quanto s'apprende dai media brasiliani – avrebbero rivelato anche altri dettagli alla base delle accuse nei confronti dell'ex attaccante della nazionale brasiliana: ovvero, aver acquistato nel 2007 una moto risultata poi intestata a Paulo Rogerio – trafficante di Vila Cruzeiro – e (quale ulteriore aggravante) l'ipotesi di favoreggiamento nel traffico di stupefacenti avendo messo a disposizione delle persone coinvolte nell'inchiesta beni di sua proprietà. Tra i provvedimenti nei confronti di Adriano c'è anche il ritiro del passaporto per evitare il pericolo di fuga.

Indagine partita nel 2010. Più che un fulmine a ciel sereno sembra l'epilogo di una brutta storia, di un incubi iniziato qualche anno fa quando Adriano venne chiamato a deporre sul caso pur non comparendo tra gli indiziati. Secondo la ricostruzione dei fatti dipanata dal pubblico ministero, Adriano sarebbe stato riconosciuto connivente dell'uso illecito del veicolo.

151 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views