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Non solo Totti: a maggio hanno salutato il calcio anche Lahm, Terry, Kuijt e Xabi Alonso

Oltre l’addio di Francesco Totti alla Roma, il finale di stagione ha visto salutare il calcio giocato anche da parte di altri campioni che nell’ultimo ventennio hanno scritto pagine memorabili, in Europa e nel mondo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il mondo del calcio si alza e applaude i suoi campioni. In pochi giorni, si sono ritirati calciatori che hanno scritto la storia del pallone internazionale, autentiche icone amate dai tifosi non solo della propria squadra, capaci di ammaliare con giocate uniche le platee. Totti, Kuyt, Lahm, Xabi Alonso, Terry. Giocatori nel loro genere unici che da oggi penseranno ad altro, chi ad una carriera dirigenziale, chi in panchina a studiare da allenatore, chi per giocare in qualche palcoscenico minore e chi per iniziare una nuova vita lontana dal calcio.

Non solo Totti – Ovviamente l'attenzione dei tifosi italiani si è concentrata sull'addio al calcio (al momento) e soprattutto alla Roma da parte di Francesco Totti. Oltre 20 anni dedicati al pallone con un unico colore indossato, il giallorosso, e lo struggente addio all'Olimpico in un finale emozionante in crescendo. Uno dei più forti giocatori italiani di sempre, non tra i più vincenti per scelta personale di restare in Capitale, ma tra i più amati. In grado di convogliare l'affetto anche dei tifosi avversari, sapendosi prendere in giro, crescendo sia come calciatore che come uomo che domenica sera ha chiuso un'era del nostro calcio, in attesa di capire cosa accadrà da qui ai prossimi mesi.

L'oro d'Olanda, Dirk Kuijt – Il 17 maggio però si era ritirato anche un altro campione, del calcio europeo e olandese in particolare: Dirk Kuijt. Classe '80, ala destra di professione con alle spalle quasi mille partite e oltre 300 gol all'attivo. Capace di vincere laddove è andato a giocare, sia in patria in Olanda con le maglie dell'Utrecht e del Feyenoord (due Coppe d'Olanda e un campionato), in Inghilterra con la maglia del Liverpool (2 Coppe di Lega) e in Turchia con i colori del Fenerbahce (1 Campionato, 1 Coppa di Turchia e 1 Supercoppa turca). Senza dimenticare i trascorsi in Nazionale, con cui ha conquistato un Argento in SudAfrica 2010 e un Bronzo in Brasile 2014.

Il capitano mondiale, Philipp Lahm – Un maggio triste anche per i tifosi della Germania e del Bayern Monaco perché il 20 di quel mese ha detto stop anche Philipp Lahm, all'età di 34 anni e dopo una carriera straordinaria. Con la Nazionale tedesca si è laureato da capitano campione del mondo nel 2014 ed è stato vice-campione europeo nel 2008, mentre con il Bayern Monaco ha vinto 9 campionati, 1 Champions League, 1 Supercoppa, 1 Campionato del mondo per club, 7 Coppe di Germania, 3 Supercoppe di Germania e 1 Coppa di Lega tedesca. Un'icona nel club bavarese al quale ha dedicato la sua carriera, tranne per il biennio 2003-2005 quando passò allo Stoccarda.

Stella di Spagna, Xabi Alonso – Legato a Lahm, al Bayern ma anche al calcio spagnolo è invece Xabi Alonso che ha appeso a maggio le scarpette al chiodo dei ricordi. Altro campione assoluto, centrocampista universale ambito dai migliori club in Europa e che ha fatto immense cose anche con la Roja. Cresciuto nella Real Sociedad, ha vestito le maglie di Liverpool, Real Madrid e Bayern Monaco, vincendo tutto ciò che c'era da conquistare nei tre principali campionati continentali. E con la Spagna, vanta tre ori, uno al Mondiale 2010, e gli altri due agli Europei del 2008 e del 2012.

L'epopea di Terry, tra i più vincenti di sempre – Infine, l'icona del calcio inglese, John Terry che ha salutato il Chelsea, la Premier e l'Inghilterra dopo una carriera infinita. Storico capitano dei Blues e della Nazionale, difensore insuperabile capace di legarsi a vita con i londinesi (che lascò solo per pochi mesi nel 2000 vestendo la maglia del Nottingham Forest. La striscia di successi con i Blues è infinita: 5 Premier, 5 Coppe d'Inghilterra, 3 Coppe di Lega, 2 Community Shield, 1 Supercoppa Uefa, 1 Champions e 1 Europa League.

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