Niente Double per Conte: la FA Cup va all’Arsenal
L'Arsenal, dopo una stagione non proprio brillante sia in Premier League che in Champions League, si è aggiudicato la FA Cup battendo il Chelsea campione d'Inghilterra per 2 a 1 grazie alle reti di Alexis Sanchez e Aaron Ramsey. Ai Blues non è bastata la rete di Diego Costa e la spinta finale per cercare il pareggio. Si tratta della vittoria numero 13 in questa competizione per i Gunners che così staccano il Manchester United, fermo a 12. Per Arsene Wenger si tratta della vittoria numero 7 nella più antica competizione calcistica ufficiale al mondo (1872): il futuro del tecnico francese è ancora incerto ma il presente è più vivo e brillante che mai.
Arsene Wenger schiera la sua squadra con un 3-4-3 con Holding, Mertesacker e Monreal davanti a Ospina, Bellerin, Ramsey, Xhaka e Chamberlain a centrocampo con Ozil e Sanchez alle spalle di Welbeck. Antonio Conte si presenta con l'once de gala: Courtois, Azpilicueta, David Luiz e Cahill in difesa; Moses, Matic, Kantè e Marcos Alonso sulla linea mediana con Hazard e Pedro alle spalle di Diego Costa. Nessuna assenza per i Blues mentre i Gunners devono fare a meno della difesa titolare (Mustafi, Gabriel e Koscielny).
Primo tempo. La gara esplode subito e al 4′ i Gunners vanno in vantaggio: Alexis Sanchez vince un rimpallo al limite dell'area del Chelsea e si ritrova un comodo pallone in area che calcia in diagonale battendo Courtois. L'arbitro Taylor prima annulla per la posizione irregolare di Ramsey e poi convalida dopo essersi consultato con uno dei suoi assistenti. Dubbi anche sul contrasto che ha portato alla conclusione l'attaccante cileno, che sembra toccare la palla con un braccio. La squadra di Wenger sembra averne di più e gioca con un buon ritmo: due palle goal per Ramsey, una per Bellerin e due per Welbeck mettono parecchia pressione agli uomini di Conte che non reagiscono subito ma riescono a mettere paura ad Ospina in un paio di occasioni con Diego Costa e Pedro. I Blues non occupano il campo in maniera diligente e con la ferocia che hanno mostrato quest'anno e così l'Arsenal riesce a chiudersi bene, andare in anticipo sulle linee di passaggio e provare a colpire contropiede ogni qualvolta vi è la possibilità. Gunners superlativi grazie alle buone prestazioni di Sanchez, Welbeck e Ramsey, costanti spine nel fianco per la difesa di Conte: i due pali e i due salvataggi sulla linea di Cahill manifestano una certa superiorità nella prima frazione.
Secondo tempo. Il Chelsea parte fortissimo e va vicino al pareggio con Moses ma Ospina è reattivo e respinge bene il diagonale. Dopo un'iniziale fiammata dei Blues la gara vive un momento di stallo e al minuto 68 arriva il punto di svolta: Moses si fa ammonire per la seconda volta e finisce anzitempo la gara lasciando i suoi compagni in 10. Al 76′ arriva la rete del pareggio del Chelsea: Willian, entrato per Pedro, cross in area dove Diego Costa stoppa e batte di destro Ospina sul primo palo. Proprio quando la gara sembra indirizzata verso i tempi supplementari, al 79° Ramsey insacca di testa un cross di Giroud, subentrato a Welbeck, e riporta davanti i Gunners. Diego Costa trova l'opposizione di Ospina da distanza ravvicinata mentre dall'altra parte Ozil vede il suo tiro finire sul palo e poi carambolare fuori. La squadra di Conte ci prova nel finale ma l'Arsenal resiste e si porta a casa la FA Cup numero 13 della storia: ora è la squadra che ne ha vinte di più.
Chiave. Xhaka e Ramsey sono gli uomini che si sono fatti notare di più per la quantità di palloni giocati e per il modo diverso di interpretare il ruolo: lo svizzero ha organizzato il gioco, ha dettato i tempi e dato una mano nella fase difensiva mentre l'incursore britannico è stato l'uomo ovunque dei Gunners e la rete decisiva fa tornare alla mente quella messa a segno contro l'Hull City nel 2014. Solita prova di quantità e qualità per Alexis Sanchez. Da sottolineare la concentrazione e l'impegno dei tre difensori impiegati (Holding, Monreal e Mertesacker) che hanno concesso il meno possibile al Chelsea. Ottima prova di Danny Welbeck che ha lottato contro i tre difensori Blues, ha fatto salire la squadra ed è andato vicino al gol in più di un'occasione (un palo e una respinta sulla linea).
