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Nicola e il Giro della salvezza: “E’ la parte più semplice, più difficile restare in A”

Il tecnico del Crotone venerdì partirà in bici dallo Scida per arrivare dopo 1.300 chimoletri in bici, nel torinese a Vigone. Questo, infatti, era stato il fioretto espresso durante la stagione in caso di salvezza. Farà tappa durante il percorso nelle città in cui ha lasciato il segno da giocatore o allenatore: Taranto, Bari, Pescara, Ancona, Livorno, Genoa e Torino.
A cura di Alessio Pediglieri
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Pronti, via. Adesso tocca a lui pedalare. Dopo averlo fatto fare ai propri giocatori che hanno spinto il Crotone verso una straordinaria salvezza all'ultima giornata, ora è il turno del tecnico dei calabresi, Davide Nicola: venerdì partirà dallo stadio Scida e percorrerà in 9 giorni i 1300 km che lo separano dalla sua Vigone. Per soddisfare il ‘fioretto' che aveva annunciato in tempi non sospetti in caso di salvezza da parte del club calabrese. Ottenuta negli ultimi minuti di campionato a discapito del'Empoli, in una cavalcata che ha già cambiato la storia del club.

Fioretto rispettato – Nicola, come il collega Guidolin che forse lo affiancherà per una parte del percorso, ama andare in bicicletta. Ma un conto è la passione, un altro è percorrere 1.300 chilometri. Tanto infatti dista Crotone da Vigone, cioè dalla sede del club che allena al paese dove risiede la sua famiglia. Nicola ha stretto questo patto durante il campionato, quando la salvezza sembrava una chimera e a crederci era solamente lui. Oggi, felice, è pronto ad ottemperare al suo compito: "E' la parte più facile" aveva detto qualche ora dopo aver compiuto l'impresa straordinaria di salvare una squadra che pareva spacciata dopo un girone d'andata davvero disastroso.

1.300km in giro per la penisola – Adesso, si parte per "il Giro d'Italia per la salvezza" che Nicola comincerà ad onorare da domani, quando questa grande avventura lunga 1300 km prenderà il via dallo Stadio Scida. Una super tappa d'altri tempi, che il tecnico farà ovviamente per gradi. Nicola farà tappa durante il percorso nelle città in cui ha lasciato il segno da giocatore o allenatore: Taranto, Bari, Pescara, Ancona, Livorno, Genoa e Torino. Poi verso il traguardo, a Vigone, nel torinese, il paese dove risiede la famiglia e dove tre anni fa perse la vita il figlio Alessandro di 14 anni, travolto da un autobus proprio mentre andava in bici.

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