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“Neymar, muori” la nota stonata dei tifosi del Barcellona al Trofeo Gamper

Durante la gara contro la Chapecoense, alcuni tifosi del Barcellona hanno inveito contro Neymar trasferitosi al Paris Saint-Germain. Un episodio isolato, in un clima di solidarietà verso il club brasiliano dilaniato dalla tragedia aerea. Poi, in campo, gol spettacolo e divertimento.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Trofeo Gamper doveva essere l'occasione per riabbracciare la Chapecoense e ricordare i caduti nello schianto aereo sulle montagne di Medellin che aveva distrutto il club brasiliano, e così è stato. Una partecipazione su invito da parte del club catalano nei confronti della rinata squadra di Chapecò, mantenendo fede ad una promessa fatta nelle settimane successive alla tragedia, quale impegno per permettere alla piccola società verdeoro di ripartire. In un Camp Nou gremito da 60 mila presenti, la sfida si è consumata tra applausi, commozione, ricordi, spettacolo e gol. Eppure qualcosa è andato comunque di traverso. Il Trofeo Gamper è arrivato all'indomani del trasferimento del secolo, senza più Neymar in campo e alcuni tifosi hanno colto l'occasione per manifestare la propria rabbia verso il brasiliano.

"Neymar muori" le note stonate del Trofeo Gamper

E' stato un episodio isolato, pochi minuti, che però hanno già fatto il giro del mondo: "Non ti vogliamo più qui, Neymar, muori". Cori e insulti verso il brasiliano, ex idolo della folla, del tutto fuori luogo in un momento in cui si dovevano commemorare altri caduti e di fronte ad una squadra, la Chapecoense, che piangeva chi non c'era più. Per fortuna, i cori non hanno avuto seguito e ha vinto lo spirito di solidarietà grazie al quale era nato l'invito al Trofeo Gamper della squadra brasiliana.

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La manita azulgrana

In campo si è visto spettacolo e divertimento e soprattutto i gol. In attesa di capire le mosse di calciomercato del Barcellona per sostituire Neymar, il suo naturale sostituto ‘interno' non ha deluso le attese: Gerard Deulofeu è riuscito a far divertire i tifosi, con le sue giocate e i suoi gol. L'ex rossonero ha fatto così dimenticare l'ombra pesante di Neymar almeno per 90 minuti, aprendo le marcature della manita che gli azulgrana hanno rifilato alla Chapecoense.

La solidarietà del Camp Nou

Il risultato è stato comunque un semplice contorno, ciò che importava era il clima di solidarietà che si è respirato per l'intero match sugli spalti del Camp Nou. E soprattutto che i cori anti Neymar siano rimasti un brutto isolato episodio. Fino all'altra sera, il brasiliano era stato accusato di essere un traditore, mai si era arrivati a tanto soprattutto in un momento in cui era più intelligente dimenticare gli screzi di mercato e concentrarsi sulla Chapecoense, società dilaniata da una tragedia immane, capace di rinascere dalle proprie ceneri.

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