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Nessuno decisivo come Ibra: 7 gol con 7 club diversi nelle Coppe, 52 in 129 match

Zlatan ‘amuleto’ anche dello United, contro lo Zorya è sceso in campo per la decima volta da questo avvio di stagione. Sua la rete che ha regalato la prima vittoria in Europa League a Mou. In questa competizione non segnava dal 2001, allora era solo un ragazzo che giocava nell’Ajax.
A cura di Maurizio De Santis
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Ha segnato con le maglie di sette club diversi nelle Coppe, come Mutu e Carew. Sono 52 le reti realizzate in 129 match continentali. La prima conclusione nello specchio della porta – l'unica, efficace – è stata la sua. Zlatan Ibrahimovic lascia il segno anche in calce alla vittoria del Manchester United contro lo Zorya e cancella il ko patito in Olanda due settimane prima, quando fu il Feyenoord ad alimentare la crisi dei Red Devils nell'occhio del ciclone anche per il ko nel derby con il City.

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Decisivo, sempre. José Mourinho lo ha voluto accanto a sé nella nuova avventura a Old Trafford a dispetto dell'età (35 anni) e dello scetticismo di chi riteneva l'ex Psg un po' troppo caro e costoso considerata la carta d'identità. Invece, Zlatan ha mostrato ancora una volta cosa vuol dire affidarsi a lui: non tradisce, conserva intatte personalità e voglia di vincere, i numeri e i colpi sono quelli del campione. Come fai a rinunciare a lui?

Già, come fai? Infatti, Ibra è sceso in campo per la decima volta da questo avvio di stagione: nessuno nella rosa del Manchester ha beneficiato di così tanto spazio fino a essere schierato sempre. Mourinho avrebbe voluto dosarne le energie ma s'è trovato costretto a chiedergli straordinari. Al momento si annoverano 6 presenze in Premier League (con 4 gol), 1 in Community Shield (1 gol al Leicester fondamentale per conquistare il trofeo), 1 in Europa League (27 minuti contro il Feyenoord) ed in in EFL Cup (35 minuti contro il Northampton).

Nella ‘Coppa di un dio minore' non andava a bersaglio dal 2001: allora il torneo di chiamava ancora Coppa Uefa e Ibra era un ragazzo che vestiva la maglia dell'Ajax. Di tempo da allora ne è trascorso ma, oggi come all'epoca dei ‘lancieri', è lui l'asso nella manica per provare a vincere la competizione europea, assicurando così la certa partecipazione alla prossima Champions.

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